Elia Viviani c'è! Il veronese si aggiudica la prima tappa dell'Adriatica Ionica Race 2021 con una volata dominata dal primo all'ultimo metro, rifilando quasi tre biciclette di distacco a tutti gli avversari. Dopo un Giro d'Italia avaro di soddisfazioni, il corridore della Cofidis, qui con la maglia della Nazionale, ha reagito immediatamente, centrando il secondo successo stagionale.
Come ha confermato nella nostra intervista a BlaBlaBike, però, le sensazioni positive non sono mancate neanche al Giro: «Vincere è sempre bello - esordisce Viviani -. Ho cominciato la preparazione per le Olimpiadi e questa è la prima tappa. Dopo un Grande Giro mi sento sempre molto bene, siamo venuti qui con gli altri ragazzi della pista, Lamon e Scartezzini, per fare un blocco di lavoro importante ma anche per vincere. Dainese e Cimolai hanno fatto un lavoro pazzesco negli ultimi 3 km, mi hanno lanciato perfettamente e io ho solo dovuto spingere al massimo fino al traguardo. Spero che questa vittoria ne porti altre, nei prossimi mesi e, soprattutto, ad agosto. Voglio vincere dopodomani, poi in Sardegna e poi a Tokyo».
Viviani correva quasi in casa, visto che poco distanti da Aviano abitano i genitori della compagna Elena Cecchini: «Le strade le conoscevo e Cimolai aveva fatto un video che illustrava l'ultimo chilometro. Vincere così nettamente fa piacere, ma l'importante è vincere, anche se di un centimetro».
Il feeling con Dainese e Cimolai è apparso subito molto buono, mentre alla Cofidis non sempre è riuscito a trovarlo coi suoi compagni: «L'importante è che funzioni, che sia quello della Nazionale o della Cofidis poco cambia. Se si vince va bene tutto. Chiaro che quando funziona così è certamente più facile».
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