La Milano-Sanremo, la classica Monumento storicamente più per i velocisti, rischia di non essere più tanto per i velocisti. Lo sa bene Sam Bennett, al momento probabilmente lo sprinter principe in gruppo, che in cinque partecipazioni ha raccolto al massimo un 28° posto. Nelle ultime edizioni il ritmo indiavolato e gli attacchi sul Poggio hanno quasi sempre tagliato fuori i velocisti più puri, motivo per cui l’irlandese non si fa illusioni, nonostante le due vittorie di settimana scorsa alla Parigi-Nizza.
«Mi sono avvicinato alla corsa come sempre, senza troppe pressioni, consapevole che arriveremo a questa gara con tante carte da giocarci – spiega Bennett in conferenza stampa -. Alla Parigi-Nizza mi sentivo davvero bene, è stato l’avvicinamento ideale, la fiducia è alta, e questa settimana non mi sono appesantito troppo, consapevole di dover affrontare 300 km. Ci saranno anche Julian Alaphilippe e Davide Ballerini, che potranno muoversi in anticipo sapendo che, mal che vada, ci sono io pronto a disputare lo sprint».
La sensazione di Bennett, infatti, è che si seguirà il trend delle ultime edizioni, ovvero che non si arriverà in volata, a maggior ragione con quei diavoli di Van der Poel e Van Aert pronti a far esplodere la gara.
«Dopo aver vinto tappe e maglia verde al Tour de France sogno di vincere una grande classica, come d'altronde vorrebbero fare tutti. Penso che la Sanremo sia ancora la classica dei velocisti, ma ormai il Poggio viene affrontato sempre più forte, si va quasi alla stessa velocità che facciamo in pianura – dichiara ancora -. Le chances per noi velocisti penso onestamente siano poche; avremo qualche speranza se sul Poggio dovesse esserci vento frontale a respingere gli attacchi».
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