Con il Tour de la Provence è ricominciata la stagione del ciclismo su Eurosport. Aggiungerei finalmente perché tutti noi, addetti ai lavori e non, ne sentivamo la mancanza. A conclusione dell’ultima tappa (la Avignone-Salon de Provence, ndr) ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con Luca Gregorio, che per Eurosport racconta il ciclismo: «Finalmente siamo tornati, ne avevo e ne avevamo bisogno. La prima corsa dell’anno è sempre particolare e speciale, ma questa volta ancora di più perché c’erano tanti campioni in gara e si correva in Provenza, che è la mia meta preferita per le vacanze - spiega Luca a tuttobiciweb -, per non parlare del Mont Ventoux che è la mia salita del cuore. Lo definirei quindi un inizio scoppiettante, che attendevo con ansia. Sono stati quattro giorni intensi e corsi ad alto livello. L’Italia è andata alla grande con la forma eccellente di Ballerini (due vittorie e un secondo posto, ndr), ma anche con le spolverate di Ciccione, Moscon e Fabbro. Abbiamo ammirato campioni già vogliosi di lasciare il segno come Bernal e Alaphilippe quindi dobbiamo essere molto soddisfatti, il livello è già altissimo.
Non ci si ferma qui ovviamente, la prossima corsa su Eurosport sarà il UAE Tour e sarà un grande spettacolo perché ci saranno tantissimi big, soprattutto tra i velocisti. Poi a marzo ci immergeremo nel calendario delle corse italiane con le Strade Bianche, la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo. Ma mi voglio gustare una corsa alla volta, una telecronaca dopo l’altra, perché ognuna la vivo sempre in modo speciale, nonostante per ora siamo costretti a farle da casa...».
Luca, milanese e classe 1981, è un telecronista di lunga militanza ed esperienza sportiva. Questa è la sua quarta stagione al fianco di Riccardo Magrini: «Rispetto al mio debutto ai microfoni di Eurosport sono cambiate molte cose: mi sento più sicuro, il feeling con Riccardo è ottimo (lo è sempre stato ma ora ci capiamo al volo anche se siamo in due case diverse), sento le corse e la materia molto più mia, conosco meglio lo storico e le caratteristiche dei corridori. Sono molto contento perché mi diverto e spesso ci dicono che teniamo un’ottima compagnia e facciamo emozionare. E per me questa ovviamente è la cosa più bella. Poi ovviamente ci sono quelli a cui non piaccio, ma fa parte del gioco. Ognuno ha il proprio stile di commento e ognuno il proprio gusto nello scegliere chi ascoltare quindi nessun problema. Quello che noi chiediamo sono sempre educazione e critiche costruttive per migliorare. Tutto qui».
Inoltre aggiunge: «A causa dell’emergenza legata al Coronavirus, stiamo facendo le telecronache da casa e devo dire che mi trovo bene, è molto comodo e, a guardare il lato positivo, mi fa risparmiare più di un’ora fra andata e ritorno, che è il tempo che impiego per andare in redazione. Certo, non dico che lo voglio fare tutta la vita perché per me e Magro è fondamentale stare nella stessa cabina e ammetto di sentire la mancanza dei nostri pre-diretta, soprattutto quelli con il karaoke, però da un punto di vista logistico è un passo avanti e questo ci può far capire che per il futuro sarà possibile fare le telecronache da qualsiasi luogo in casi di emergenza. Non è una cosa da sottovalutare».
Ed infine quando gli chiediamo quali saranno i tre corridori che ci faranno divertire in questo 2021, la risposta di Luca è molto secca: «Faccio parlare il cuore e dico Julian Alaphilippe, Giulio Ciccone e Mikel Landa».