La generosità e la sensibilità di quanti amano e operano nel mondo del ciclismo non hanno limiti. Ad evidenziarlo la consegna di un prezioso defibrillatore all'Amministrazione Comunale di Volpago del Montello, in provincia di Treviso, che è stato sistemato presso la sede degli alpini proprio accanto alla celeberrima fontanella a Santa Maria della Vittoria.
L'iniziativa è stata realizzata grazie al grande impegno del gruppo "The Fadigas" con il supporto di Ultracycling Italia e soprattutto di Devid Asolan, Alessandra Martin, Sara Mattiazzi, Marica Mattiuzzo, Carolina Sbeghen, Ivan Scudeler, Sara Zago, Enrico Scudeler. Il gruppo è riuscito a raggiungere lo scopo che si era prefissato grazie alla numerosa affluenza dei partecipanti ed alla loro generosità alla Pedalata che era stata programmata per l'occasione.
La promessa del gruppo, che ha come prerogativa quella di raccogliere fondi a scopo benefico, è quella di lavorare insieme al Comune ad un progetto riguardante la convivenza tra ciclisti ed automobilisti in quello che da sempre rappresenta uno dei luoghi simbolo del ciclismo.
"Vorremmo cominciare da qui - hanno sottolineato i promotori dell'iniziativa che si sono già messi all'opera per raccogliere i fondi destinati ad altre numerose ed interessanti iniziative - e crediamo di essere i primi in Italia a realizzare un 'Decalogo' in cui ciclisti ed automobilisti possano trovare le linee guida per convivere e rispettarsi, godendosi le meraviglie di questo luogo e promuovendo la sicurezza".
Troppe, infatti, sono le vittime che si registrano sulle strade, è stato precisato, e si tratta di intraprendere un percorso culturale con l'obiettivo che il Decalogo, che sarà affisso ai piedi delle salite e sul punto più alto a Santa Maria della Vittoria, possa essere l’inizio di un percorso di educazione al rispetto della vita, sottolineando l’aspetto relativo al sorpasso degli automobilisti nei confronti dei ciclisti che deve avvenire mantenendo la distanza di 1,5 metri.
"Il dono del defibrillatore - ha sottolineato il presidente dell'Acsi di Treviso, Edi Tempestin - è stato fatto con il cuore del mondo ciclistico e rappresenta la volontà dei ciclisti di trovare spazi e rispetto, impegnandosi naturalmente a preservare il territorio senza lasciare la minima traccia del proprio passaggio".
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