Nel day-after l’elezione del nuovo Comitato Regionale Emilia Romagna, Alessandro Spada, neopresidente, insieme alla sua squadra formata da Pierluigi De Vitis, in veste di vicepresidente, cui si aggiunge Franco Chini, secondo dei vicepresidenti eletti, e dai consiglieri Nicola Dalmonte, Massimiliano Bravi, Matteo Baldissarri, Leonardo Metalli, tira le somme su quanto ci sia ora da fare per rilanciare il movimento ciclistico in Emilia Romagna, ma anche su quali valori sia necessario puntare per far ripartire la macchina sportiva.
“Il 2020 è stato un anno orribile, con inaspettate difficoltà e tanto disorientamento, ma fortunatamente non è stato così sotto ogni aspetto. Io e la mia squadra apparteniamo a quella parte del movimento che piuttosto che soccombere o rimandare a tempi migliori, ha reagito mettendo insieme idee, società, mezzi e risorse, per salvare una parte della stagione – sottolinea il neopresidente Spada -. Per questo siamo in grado di apprezzare fino in fondo il risultato di quelle società e di quei tecnici regionali che hanno portato alla conquista di un orgoglioso pacchetto di maglie tricolori, un risultato straordinario, nonostante nella nostra Regione si sia ritenuto non valesse la pena neppure di fare i campionati regionali. Allo stesso modo, siamo in grado di apprezzare l’importanza di avere avuto nella nostra regione grandi eventi: tappe del Giro d’Italia, le gare del Gs Emilia (Coppi e Bartali, Giro dell’Emilia, Campionati Italiani Professionisti a Parma), il Campionato Italiano Under23 a Bologna, i Campionati Europei a Fiorenzuola, la straordinaria apertura della stagione con l’Extra-Giro e la sua fantastica conclusione coi Campionati Mondiali di Imola.”
“I nostri organizzatori – ha aggiunto Spada - sono saliti ad un altissimo punto di credibilità e visibilità internazionale, rafforzando la miglior tradizione di questa regione, che oggi trova ulteriore conferma e gratificazione con la scelta della Federazione di assegnare alla Nuova Placci l’organizzazione di importanti Campionati Italiani per gli anni 2021, 2022, 2023. Un’opportunità che trova grande riscontro nel programma elettorale che abbiamo presentato, laddove si ribadisce la necessità di coinvolgere i grandi eventi nella programmazione regionale di iniziative e gare che siano di traino per la promozione del ciclismo e delle attività del settore giovanile. Grandi eventi il cui merito è bene resti a chi effettivamente ha lavorato per questi. Grandi eventi come traino di una crescita più complessiva del nostro movimento, che proponiamo si faccia da domani, superando le debolezze e le assenze che il comitato regionale uscente ha mostrato in questo 2020 così delicato.”
“La nostra regione ha tanto bisogno di crescere e, sul piano generale, il nostro parco atleti e le nostre società delle categorie maggiori, presentano un quadro di preoccupante criticità. La mia squadra, nel corso degli incontri, si è misurata col territorio, comprendendo come, per vincere le sfide, sia necessario mettere a sistema competenze e qualità, promuovendo la collaborazione tra società e territori per organizzare gare, fare calendari razionali, trattenere sul territorio i ragazzi che passano di categoria, entrare nelle scuole con qualità e diritto. E, ancora, si è fatta carico di diffondere la multidisciplinarietà come valore culturale, ancor prima delle sue forme applicative, non trascurare alcuna disciplina, vecchia o nuova che sia, sviluppare il dialogo con le Amministrazioni e quant’altro possa produrre valore, benessere e opportunità economiche per l’intera società. Saranno queste le basi dalle quali ripartire, con la collaborazione di tutti i soggetti che fino ad oggi, come noi, non si sono mai arresi, per il bene del ciclismo in Emilia Romagna.”
comunicato stampa
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