NOTO. MARCO VILLA AL LAVORO IN TERRA DI SICILIA

PISTA | 15/12/2020 | 07:53

Una carriera che l'ha visto spesso protagonista in pista, due volte Campione del Mondo nell'americana e adesso Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo su pista. Marco Villa, classe 1969 lombardo di Abbiategrasso, sta dirigendo in questi giorni il raduno di preparazione a Noto che terminerà il 19 dicembre; al raduno hanno preso parte in questi giorni alcuni dei migliori prospetti del ciclismo siciliano come i due giallo-rosso-neri Manfredi Cipriano e Samuele Giunta.


LA SICILIA. Un finale di stagione programmato e calendarizzato con il presidente FCI Renato Di Rocco in Sicilia "un ambiente ideale dove svolgere l'attività invernale. Abbiamo sposato l'idea di spostarci nell'isola - commenta Villa - grazie alle magnifiche condizioni metereologiche e le strade poco trafficate; ho percepito e toccato con mano il grande rispetto degli automobilisti nei confronti dei ciclisti. Il Velodromo Paolo Pilone è una bellissima struttura ed è un segnale importante per tutto il movimento siciliano; negli anni precedenti la Sicilia ai Campionati su Pista non era rappresentata e avere questo impianto significa allenarsi in sicurezza e i benefici si iniziano a vedere nella crescita dei ragazzi che adesso, finalmente, competono in categorie in cui prima non erano presenti."


POLO PER I PAESI DEL MEDITERRANEO. "Una struttura come il Velodromo di Noto è fondamentale per il sud Italia e non solo. Sposo le parole di Lillo La Rosa (Team Nibali) che vede nella struttura un polo di fondamentale importanza, un punto d'incontro per i paesi del Mediterraneo."

STAGIONE PARTICOLARE. "Una stagione, per forza di cose, molto particolare ma devo dire che noi abbiamo avuto la fortuna di portare avanti la nostra attività fino a Marzo preparando bene i Mondiali di Berlino in cui Filippo Ganna si è laureato per la quarta volta Campione del Mondo nell'inseguimento individuale stabilendo nelle qualificazioni il record del mondo di 4'01"934 (il precedente primato, 4'02"647, fissato in Coppa del mondo nel novembre 2019, già gli apparteneva). Molto bene anche il quartetto, Ganna, Lamon, Consonni e Milan che con uno stratosferico 3'46"513 hanno registrato il nuovo record italiano. La nostra attività dipende molto dal contesto storico che stiamo vivendo e dai diversi DPCM che il governo emana per contrastare questo maledetto virus."

MULTIDISCIPLINARIETA'. "Io sono per la multidisciplinarietà e di esempi ne abbiamo tantissimi sia a livello nazionale che internazionale. Pista e Ciclocross non precludono affatto una carriera su strada e ritengo sia importante iniziare da ragazzini".

OLIMPIADI DI TOKYO. "Speriamo di arrivare alle Olimpiadi di Tokyo, obbiettivo di assoluto livello, nella condizione migliore con l'augurio che tutti noi possiamo tornare a condurre una vita normale e regolare."

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