Perché, quando passa un’auto, le foglie le corrono dietro? Gianni Rodari lo sapeva: “Furbe, le foglie. Fanno come i campioni, che succhiano la ruota dei loro gregari”. E per consolare i gregari, lo scrittore – nonché pedagogista, giornalista, poeta e pure partigiano - compose “una canzonetta”: la celeberrima “Filastrocca del gregario”.
Tratta da “Il libro dei perché”, è l’ottava delle dieci miniopere, tra rime e pensieri, di Gianni Rodari, letta da Anna Mallamaci, che la Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza ha proposto per “Alla fine della città”, il progetto triennale dell’associazione Ti con Zero tra narrazione, arte e viandanze, stavolta – causa Covid-19, in versione digitale, con video e tutorial, incontri virtuali e racconti radiofonici. Grazie anche a questi podcast, la Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza non è più solo cartacea (libri sulla bici, dai saggi alle biografie, dai romanzi ai manuali, dalle guide alle poesie), ma anche digitale.
Il primo anno c’è un verbo che coniuga le diverse iniziative di “Alla fine della città”: accendere. Accendere un gesto, un’idea, un’emozione, un territorio, una luce. Nel caso della “Filastrocca del gregario” (il podcast di Gianni Rodari letto da Anna Mallamaci), accendere una registrazione.
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