Nove mesi. È questa la sanzione per Dylan Groenewegen, reo di aver causato la caduta di Fabio Jakobsen nella prima tappa del Giro di Polonia. Lo ha stabilito la Commissione Disciplinare dell'Uci al termine di un procedimento per volazione del regolamento Uci.
Il corridore olandese - si legge nel dispositivo - ha collaborato e accettato la squalifica che scadrà il 7 maggio prossimo. Groenewegen ha accettato anche di partecipare a diversi eventi a beneficio della comunità ciclistica. L'Uci insiste sull'importanza di agire sul piano disciplinare in maniera equa e coerente di fronte ad incidenti di questo tipo e lavora senza sosta alla ricerca di misure destinate a migliorare la sicurezza delle corse su strada.
Il direttore generale della Jumbo Visma Richard Plugge commenta così la sentena: «È stato un incidente in cui la gravità delle conseguenze era insondabile. Ora che il caso disciplinare si è concluso, possiamo ricominciare a guardare avanti. Lo faremo insieme a Dylan. Siamo sollevati dal fatto che ora ci siano prospettiva e chiarezza: auguriamo lo stesso a Fabio Jakobsen. Le notizie incoraggianti sulla sua guarigione fanno bene anche a noi».
Infine parola a Dylan Groenewegen: «L'incidente nella prima tappa del Giro di Polonia sarà per sempre una pagina nera della mia carriera. Durante lo sprint ho deviato dalla mia traiettoria, le conseguenze del mio gesto sono state furono molto sfortunate e gravi. Ne sono consapevole e spero che questa sia stata una lezione importante per me e per tutti i velocisti. Mi dispiace per il mio gesto, perché voglio essere un corridore corretto. Seguo molto da vicino le notizie sul recupero di Fabio e gli auguro di tornare presto a pedalare e a sprintare al massimo livello. La chiusura del procedimento disciplinare crea chiarezza e mi dà l'opportunità di guardare di nuovo avanti, anche se il 7 maggio è ancora lontano. Infine, sono grato del supporto che ricevo dal Team Jumbo-Visma, dalla mia famiglia e dai miei amici: insieme lavoreremo sia mentalmente che fisicamente per preparae il ritorno alle corse».