Lo sloveno Primoz Roglic si prepara a conquistare oggi il suo secondo grande giro in sette grandi corse a tappe. Per la seconda volta consecutiva, infatti, il campione della Jumbo-Visma farà sua la Vuelta di Spagna, arrivando davanti a Richard Carapaz e il britannico Hugh Carthy.
«E’ stata una stagione fantastica. Non c’è altro da aggiungere». Queste sono le parole che Roglic ha rilasciato alla tv slovena subito dopo il traguardo.
«È pazzesco, è novembre e stiamo ancora andando in bicicletta invece che essere già sugli sci» ha scherzato il campione sloveno, in una giornata difficile come quella di ieri all'Alto del la Covatilla che è finita con il suo sigillo sulla corsa spagnola.
Oggi per lui ci sarà solo una passarella per arrivare a Madrid: «Dopo una vittoria, non guardi molto indietro a come hai vinto e ti proietti già verso il futuro» promette Primoz.
Gli ultimi tre chilometri della diciassettesima tappa sono stati incredibili, con l’attacco di Carapaz e Roglic che dietro manteneva il suo passo limitando il distacco e salvando la vittoria.
«Non ho avuto momenti di panico. Mi sono concentrato su me stesso, raccogliendo tutte le mie forze. Ho sempre creduto che, se avessi continuato con il mio ritmo, sarebbe stato sufficiente per conquistare la corsa e così è stato».
Il trentunenne sloveno aveva fatto bene i suoi calcoli ed è riuscito a limitare i danni e a portare a casa la sua seconda Vuelta, con un vantaggio di appena 24” da Carapaz.
«I finali di tutte le tappe sono sempre molto nervosi, ma penso che sia stato bello per gli spettatori. Alla fine solo il risultato è importante e siamo riusciti ancora una volta a conquistare questa corsa. Voglio ringraziare tutta la mia squadra e tutte le persone che mi hanno aiutato ad ottenere questo risultato. Se avessimo mancato la vittoria, penso che non avremmo avuto colpe perché abbiamo veramente lavorato bene. Ma ce l'abbiamo fatta e la vittoria finale ormai è ad un passo».
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