Fabio Jakobsen continua il suo lungo cammino di recupero e pian piano si avvicina alla fine del tunnel. A darne notizia è il general manager della Deceuninck QuickStep Patrick Lefevere che dedica al velocista olandese la sua rubrica settimanale sul quotidiano Het Nieuwsblad.
Nei giorni scorsi Fabio ha fatto visita a Lefevere nel suo ufficio di Wevelgem e il manager spiega: «Ha percorso molta strada nel suo cammino di riabilitazione, ma tanta ancora ne resta da fare, un percorso è quasi incalcolabile. Pensate che gli è stato rimosso un pezzo di osso dal fianco che poi gli è stato impiantato per ricostruire la mascella. Un'operazione molto dolorosa che ha costretto Fabio a camminare con le stampelle per due settimane».
E ancora: «L'osso applicato deve guarire per tre mesi prima che gli impianti possano essere inseriti e poi serviranno altri tre mesi di recupero prima che possano essere finalmente posizionati i nuovi denti. Non ho intenzione di soffermarmi troppo sulla possibile sospensione di Dylan Groenewegen - scrive Lefevere - anche se ho letto che l'UCI sta valutando la possibilità di sospenderlo fino a maggio. Credetemi, se passaste un pomeriggio con Fabio quei nove mesi di possibile squalifica vi sembrerebbero pochi...».
Infine, spazio alla speranza: «Fabio vuole essere a tutti i costi al nostro camp di dicembre, sarebbe bellissimo. Vi confesso che avevo paura dell'impatto mentale che poteva lasciargli l'incidente, ma lui mi assicura che non sarà un problema. E la nostra squadra crede in lui. Da contratto avrei potuto tagliare della metà lo stipendio di Fabio, cosa che ovviamente non ho fatto e non farò. Anzi, nel 2021 avrà il significativo aumento di stipendio che avevamo già concordato per la prossima stagione, perché è giusto che sia così. Quanto a noi, proseguiremo la nostra azione legale: abbiamo guardato di nuovo le immagini dello sprint e restiamo convinti che non sia accettabile quello che è accaduto Semplicemenet inaccettabile».