È stato un vero e proprio concentrato di ciclismo quello che a cui abbiamo assistito tra agosto ed ottobre, un’intera stagione riassunta in tre mesi. Siamo partiti dalla Milano-Sanremo e lo sprint vincente di Van Aert, una settimana dopo era già tempo di Lombardia e Jakob Fuglsang con un arrivo in solitaria stile Liegi 2019 ha fatto sua la classica delle foglie morte in versione ferragostana.
Dopo il Tour de France abbiamo assistito all’exploit di un giovane Marc Hirschi sul muro di Huy e tre giorni dopo sull’arrivo della Liegi con la complicità di Julian Alaphilippe Primoz Roglic ha attenuato l’amarezza della sconfitta sulle strade di Francia con una vittoria nella Doyenne.
Archiviate le classiche delle Ardenne, orfane dell’Amstel Gold Race, siamo passati a quelle del pavè che si sono aperte con la vittoria di Mads Pedersen alla Gent Wevelgem e nello stesso weekend sulle strade della Loira l’altro Pedersen, Casper, ha colto a sorpresa la vittoria alla Parigi Tours. L’epilogo si è scritto infine sulle strade del Giro delle Fiandre con uno sprint tra Matthieu Van der Poel e Wout Van Aert che ha premiato l’atleta olandese.
Domenica scorsa sarebbe stata in programma la Parigi – Roubaix, ma per la più anacronistica tra le classiche non c`è stato nulla da fare, annullata e arrivederci a tutti al 2021. Delle 11 prove del nostro Trofeo Cyclissime oltre ad Amstel Gold Race e Parigi – Roubaix non si sono disputate la classica di San Sebastian e la Cyclassics di Amburgo ed in base alle altre otto gare è stato Wout Van Aert – 194 punti - ad avere la meglio nella nostra classifica davanti a Mathieu Van der Poel – 181 punti. (La classifica completa)
Van Aert e Van der Poel dopo essere stati per anni dominatori assoluti della scena del ciclocross già alle prime stagioni su strada hanno dimostrato di non avere i minimi problemi di ambientamento ed ora ce li troviamo qui tra i massimi interpreti delle corse di un giorno. È un cambio generazionale quello che sta avvenendo nel ciclismo e se nelle grandi corse a tappe la vittoria di Pogacčar al Tour e Geoghegan Hart al Giro ne sono la conferma lo stesso si puó affermare nelle classiche dove i dominatori assoluti delle passate stagioni come Sagan, Van Avermaet, Valverde, Kwiatkowski hanno ceduto il passo ad atleti più giovani.
Tra i giovanissimi che hanno brillato nelle grandi classiche non possiamo dimenticare Marc Hirschi - 22 anni - che con 170 punti occupa il terzo posto nelle nostra classifica e BenoÎt Cosnefroy – 25 anni - al quarto posto con 148 punti. Al quinto posto con 106 punti figura colui che più di ogni altro avrebbe potuto contrastare Van Aert al vertice della classifica e parliamo naturalmente di Julian Alaphilippe. Dopo un secondo posto alla Milano Sanremo il francese una volta essersi laureato campione del mondo ha saltato una corsa adattissima alle sue caratteristiche come la Freccia Vallone e dopo aver gettato al vento la vittoria alla Liegi è arrivata la caduta al Fiandre in un finale di gara nel quale si era dimostrato senza dubbio il più brillante.
Concludiamo dando un’occhiata alla classifica del nostro Cyclissime Game. Nell’ultima prova legata al Giro delle Fiandre l’utente TStyle si è aggiudicato un abbonamento alla rivista tuttoBICI mentre nella nostra classifica generale l’utente BRUNO con 460 punti ha stravinto davanti allo Squalo, secondo classificato con 290 punti.
A questo punto non ci resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo anno con la speranza di poter assistere ad una stagione più “classica” e meno condizionata come quella di quest’anno.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.