Non è fisicamente al Giro d’Italia, ma in qualche modo anche lui sta vincendo in corsa, grazie ai giovani che ha cresciuto nella sua Axeon Hagens Berman: stiamo parlando di Axel Merckx e dei suoi ragazzi che sono i dominatori indiscussi della corsa rosa.
Tra loro c’è Tao Geoghegan Hart, che Axel porta nel cuore per un motivo speciale e che, dopo la vittoria a Piancavallo, oggi ha conquistato la vetta del Sestriere, pronto a giocarsi domani la vittoria finale a Milano.
Axel Merckx è il figlio del famoso Eddy il “Cannibale”, alla nostra corsa vinse una tappa nel 2000 a Prato, e in questa corsa rosa ha tanti ragazzi che hanno vestito i colori della sua Axeon Hagens Berman. Oltre a Tao Geoghegan Hart, con il quale ha un rapporto tutto speciale, c’è Joao Almeida (Deceuninck-Quick-Step) che ha indossato la maglia rosa per quindici giorni e poi Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling) che ha vinto la nona tappa con Jonathan Narvaez (Ineos Grenadiers) che ha fatto sua la tappa di Cesenatico.
Axel vuole rimanere fuori dalle polemiche nate ieri al Giro d’Italia e pensa a godersi i successi dei suoi ragazzi, che ha cresciuto e accompagnato fino al World Tour, dove corrono per le squadre più prestigiose.
«Con Tao Geoghegan Hart c’è un rapporto speciale – spiega Axel – lui è uno di quelli con cui sono rimasto più in contatto e soprattutto ha un rapporto molto particolare con mia figlia Athina».
Athina da un anno lotta contro un tumore al ginocchio. «Tao è incrdibile ha preso veramente a cuore la battaglia della mia Athina e quasi ogni giorno registra dei bei video su whatsapp per sostenerla, per farle coraggio. E’ un gesto molto bello perché tutti quanti sappiamo quanto lui sia impegnato, ma non dimentica mai di mandare un incoraggiamento alla mia ragazza che ogni settimana fa la chemioterapia. Tra lui e mia figlia c'è un legame speciale e non lo ringrazierò mai abbastanza».
Axel Merckx ama il suo lavoro di talent scout, ma vuole lanciare un grido per spiegare i problemi che ruotano nel mondo del ciclismo, sempre più povero e con la necessità di progetti costruttivi da parte dell’UCI. Da molti anni Axel sostiene che le squadre che investono nei giovani,dovrebbero ricevere una sorta di indennità di formazione, perché non è facile far crescere dei ragazzi e portarli ad altissimo livello e i fondi si trovano con sempre maggiore difficoltà.
Il talent scout del ciclismo spiega che nel settore giovanile non si diventa ricchi perché si è scelto di investire sul futuro dei giovani corridori e che, le squadre come la sua Axeon Hagens Berman, rischiano di chiudere. Un appello per la squadra di Axel Merckx lo aveva fatto anche Almeida, che in conferenza stampa con la sua maglia rosa, aveva ringraziato chi, per primo, aveva creduto nelle sue capacità.
Axel Merckx non vuole essere costretto a ridimensionare la sua squadra, perché è importante puntare sui giovani, ma servono sponsor e aiuti dall’Unione Ciclistica Internazionale. « Molti team importanti ci aiutano, perché sanno che nella mia squadra i giovani crescono bene e diamo loro la possibilità di correre ad alti livelli già da giovanissimi. La nostra è una scuola importante, dove ai corridori statunitensi, affianchiamo i giovani europei e li facciamo correre insieme. Ma ci servono aiuti non possiamo essere lasciati soli, perché se non investi sui giovani, il ciclismo non avrà futuro».