Patrick Lefevere general manager della Deceuninck-Quick Step, ha risposto con rabbia riguardo l'incidente di Alaphilippe, caduto a 35 chilometri dal finale a causa di una moto della giuria che si trovava sul lato destro della strada. Nel regolamento di gara il lato destro deve essere lasciato ai corridori. AlaphilIppe è caduto ed è stato costretto al ritiro riportando la frattura di due dita.
«I motociclisti sanno tutti che i ciclisti cercano sempre il percorso più breve. Quella moto doveva stare all’esterno, non su quel lato della strada. Quel motociclista so che non lo ha fatto apposta, ma non è neanche giusto che non venga squalificato».
Così al termine della corsa ha tuonato Lefevere che non accetta quanto successo al suo corridore. «Van Aert stava già superando la moto e si vedeva che Van der Poel era molto spaventato e Julian era dietro di lui e non ha potuto evitarla. Non è giusto quello che è successo oggi, perché Julian non avrà più un’occasione come questa: vincere il Giro delle Fiandre con la maglia di campione del mondo».
Julian Alaphilippe avrebbe potuto scrivere un’altra Classica Monumento nel suo palmares, ma la caduta ha rovinato tutto e dopo l’errore alla Liegi-Bastogne-Liegi, questa era la sua ultima occasione della stagione per vincere. «Julian è stato il migliore in gara. Mi sarebbe piaciuto vederlo vincere allo sprint, sono certo che avrebbe vinto lui. Alla Milano-Sanremo aveva perso con una differenza minima da Van Aert, ma anche dopo tanti problemi in corsa. Veramente non è giusto quanto accaduto oggi, non c’è stata sicurezza e pagare più di tutti è stato Julian che di certo non aveva colpe».