È stato un finale di corsa molto frenetico per la maglia rosa Joao Almeida che ha dovuto difendersi dagli attacchi dei suoi diretti avversari, in particolare Pello Bilbao, ma a fine tappa è stato proprio il portoghese a sorridere riuscendo a strappare 4” ai suoi diretti avversari grazie all’abbuono per la terza posizione
«Nel finale siamo andati veramente a tutta, Sagan ormai era lanciato verso la vittoria, ma io dovevo ben guardarmi dai miei diretti rivali della generale - spiega la maglia rosa -: ad un certo punto Pello Bilbao è scattato ed è riuscito a guadagnare un discreto vantaggio e di certo non potevo stare a guardare, ho dovuto reagire. Poi è scattato anche Pozzovivo e a quel punto abbiamo dovuto muoverci, fortunatamente avevo con me due compagni di squadra che mi hanno aiutato a chiudere, ma tenere quel passo ci ha portato via veramente molte energie».
Non ci sono però solo gli avversari a non lasciare a Joao Almeida sonni tranquilli, c’è il grande pericolo del coronavirus che questa mattina ha colpito duro al Giro d’Italia con il ritiro di Mitchelton Scott e Jumbo Visma.
«Un po’ di timore c’è, questo lo devo ammettere, ma all’interno della squadra stiamo prendendo tutti delle misure straordinarie e anche l’organizzazione sta facendo dii tutto per farci correre in sicurezza, è una situazione con la quale dobbiamo convivere».
Ora è il tempo delle ipotesi, dei cambi di piano e delle svolte improvvise e c’è anche l’ombra nera di una corsa rosa che potrebbe anche fermarsi prima di Milano. Una possibilità che Almeida non vorrebbe nemmeno prendere in considerazione.
«Dopo il caos di questa mattina, ormai possiamo aspettarci di tutto, ma non vorrei mai, come ipotizza già qualcuno, che il Giro venga fermato. Il mio desiderio più grande è arrivare fino a Milano, non fermarmi prima e ritrovarmi con una corsa mutilata. Nessuno che corre un grande giro vorrebbe mai alzare un trofeo senza affrontare le tre settimane. Personalmente cercherò di lottare ogni giorno con tutta la mia squadra per mantenere la maglia del primato, la difenderemo fino alla fine e speriamo che la pandemia ci permetta di continuare».