Il mondiale che ha rischiato di non esserci - ricordiamo che ò'assegnazione ufficiale è avvenuta solo all'inizio di settembre - finalmente è realtà e si apre oggi con la crono riservata alle donne élite.
È una rassegna mondiale in formato ridotto, riservata alle sole categorie top in campo maschile e femminile, senza giovani: corrono in pratica solo atleti professionisti già in Europa per lavoro, le federazioni extraeuropee non avrebbero potuto mandare i loro tleti né in Svizzera prima né in Italia poi a causa di divieti e limitazioni imposte dal Covid 19.
E allora eccoci al mondiale allestito in meno di un mese attorno al fulcro dell'autodrono di Imola, che già è stato al centro della ripartenza del ciclismo giovanile in Italia.
La prima gara in programma è la crono femminile con le atlete chiamate a misurarsi su un percordo di 31,7 chilometri, in gran parte disergnato per le specialiste se si eccettuano un paio di salitelle nella parte finale.
L'Italia schiera due atlete: la navigata Vittoria Bussi quinta al recente campionato Europeo di Plouay (Francia), e la giovanissima toscana (19 anni) Vittoria Guazzini. Le possibilità di andare a medaglia sono minime, ma le due azzurre sono pronte a dare il massimo per portare a casa un buon risultato. Grande favorita alla vigilia è senza dubbio la campionessa uscente Chloe Dygert. Occhi puntati anche sull'elvetica Marlene Reusser, terza all'europeo e campionessa nazionale in carica, ma al tavolo delle favorite siedono pure l'olandese Anna Van Der Breggen, fresca di maglia rosa per la vittoria al Giro d'Italia, la tedesca Lisa Brennauer iridata a Ponferrada nel 2014, e la francese Audrey Cordon. Le sorprese potrebbe invece arrivare dalla slovena Eugenia Bujak (Alè BTC Ljubljana), in evidenza nella crono del Giro di Campania, dalla britannica Elisabeth Banks, dalla polacca Anna Plichta o dall'austriaca Anna Kiesenhofer. Nel ruolo di outsider la neozelandese Mikayla Harvey rivelazione dell'ultimo Giro d'Italia, dove si è classificata al quinto posto nella classifica generale, che potrebbe sfruttare il suo momento magico. Infine, la russa Aigul Gareeva, la più giovane in gara con i suoi 19 anni, che porta in dote il titolo iridato conquistato lo scorso anno tra le juniores ad Harrogate, Gran Bretagna.
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