POGACAR, I NUMERI DI UN FENOMENO

PROFESSIONISTI | 20/09/2020 | 09:22
di Francesca Monzone

Senza dubbio Tadej Pogacar è l’uomo dei record e delle nuove conquiste. Ha portato per la prima volta la Slovenia sul gradino più alto del podio del Tour de France e arriverà a Parigi con tre maglie, oltre ad essere il vincitore più giovane della corsa da dopo la guerra.


Per arrivare al vincitore più giovane dobbiamo tornare indietro di parecchi anni, con Henri Cornet nel 1904, che aveva 19 anni, 11 mesi e 20 giorni. Pogacar che 22 anni li compirà domani, ha fatto meglio anche di Egan Bernal, che lo scorso anno vinse  a 22 anni e 196 giorni. Una autentica guerra dei numeri quella del giovane sloveno, che con questo successo entra prepotentemente nei record della Grande Boucle.


Per quanto riguarda le maglie il paragone lo possiamo fare solo con il grande Eddy Mercx. Nel 1969  il “Cannibale” arrivò a Parigi con tre maglie: la gialla, quella di miglior scalatore e quella a punti. La bianca no, perché è arrivata alla corsa gialla solo nel 1975.

Ma Tadej Pogacar è anche uno dei pochissimi vincitori del Tour ad aver indossato la maglia gialla per un solo giorno. Un fatto simile accadde nel 2011 con Cadel Evans che prese il comando della generale nella cronometro della penultima tappa, superando Andy Schleck. Anche i distacchi sono pochi e si sono capovolti. Alla partenza Roglic aveva 57” su Pogacar e al termine della cronometro, il giovane dell’UAE ha vinto con 59” sul suo avversario. Nel Tour il distacco minore è del 1989 quando Laurent Fignon perse il Tour per appena 8” da Greg LeMond.

Questo è il Tour di Tadej Pogacar l’incredulo, che al traguardo della cronometro di ieri, non riusciva a credere alla sua vittoria. Da bambino sognava un giorno di poter correre sulle strade del Tour, ma la realtà è diventata più bella del sogno, perché lui il Tour lo ha vinto.

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21 settembre 2020 07:47 Franco
Vittoria stra meritata e quasi senza squadra

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