E’ alto e magro, maldestro e sbadato, ottimista e fedele. Non a caso è un cane. Però cammina su due piedi e non a quattro zampe, è nato negli Stati Uniti, parla inglese (anche italiano, e chissà quante altre lingue) e abita a Topolinia. Ha 88 anni, ma li porta alla grande, tant’è che non gliene daresti più di... trenta?
Pippo è l’amico di Topolino: se Topolino, nelle sue indagini, è un detective alla Sherlock Holmes, lui è il suo Dottor Watson; se Topolino, nelle sue avventure, è un Indiana Jones, lui è il suo Sancho Panza, il suo sergente Garcia; se Topolino, fra i suoi lavori, fa il meccanico, lui è il suo garzone. Nella vita Pippo ha fatto di tutto: dal moschettiere al torero, dall’agente segreto al campione olimpico, dal cacciatore al golfista. Gli sono stati attribuiti amori e matrimoni, figli e cugini, e c’è addirittura la possibilità che, mangiando spagnolette (arachidi, noccioline americane), acquisisca superpoteri.
In un bookcrossing di Bogliasco scopro che Pippo è, con Paperino e Topolino, il protagonista di “A ruota libera”, un manuale della Disney (anno 2000, lire 9900, consulenza tecnica del valoroso Sergio Ghisleni ex “La Gazzetta dello Sport”) dedicato a pattini a rotelle, skateboard e mountain bike. E’ lui – Pippo - che regala consigli per gli acquisti, è lui che svela il contenuto della cassetta degli attrezzi, è lui che spiega come prendersi cura della bici, è lui che raccomanda di fare attenzione ai ladri, è lui che detta le regole per essere un vero ciclista da fuoristrada, è lui che ricorda l’importanza del bagaglio.
Topolino è il più intelligente, Paperino il più sfortunato, ma Pippo è il più simpatico. Paperone è il più ricco, Gastone il più fortunato, ma Pippo è il più allegro. Archimede è il più geniale, Eta Beta il più magico, ma Pippo è il più sorprendente. Impossibile non voler bene a Pippo, impossibile non sentirsi suo amico, impossibile non stare dalla sua parte, impossibile non farsi trascinare dal suo candore, dalla sua ingenuità, dalla sua onestà. E dai quei suoi due dentoni, da quei suoi due occhioni, da quei suoi due orecchioni.
Pippo - in versione biker - elenca undici regole di comportamento: la prima, “mi comporto sempre con gentilezza e tatto nei confronti degli altri ciclisti”, e l’ultima, “metto sempre il casco”, sono sempre d’oro.
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