Parla più volentieri oggi - e si racconta con serenità - di quanto abbia fatto in tutta la sua carriera e anche per tanti anni dopo aver appeso la bici al chiodo. Gianbattista Baronchelli è l'ospite che apre la nuova puntata di BlaBlaBike e sono davvero tanti gli spunti che offre ali ascoltatori.
«Al Giro del 1974, quello dei 12 secondi, ho commesso degli errori, non conoscevo la salita delle Tre Cime di Lavaredo, ho dato tutto nel primo tratto duro, pedalando da solo controvento, mentre dietro giravano Merckx, Ginondi, Battaglin e... altri. Quando mi hanno ripreso ho attaccato di nuovo, ma avevo sprecato energie importanti e così Merckx si è difeso per dodici secondi. Quel risultato paradossalmente mi ha frenato, ha fatto crescere le aspettative nei miei confronti e mi sono mancati due tre anni di "scuola" che per me, così giovane, sarebbero stati utilissimi. Non c'è atro da dire, ho perso il treno...».
E ancora: «Ho sentito i racconti della volata mondiale di Praga nel 1981, ma voglio dire la mia: sono io che ho perso quel mondiale, perché ero uscito ai due chilometri e chi mi è venuto a prendere, se non il povero Panizza e Saronni?. In quella volata sono stato l'unico a fare il suo dovere».
In questa puntata di BlaBlaBike da non perdere poi altre due interviste molto interessanti: Danilo Di Luca, che ci racconta la sua vita di costruttore di biciclette e torna ai momenti importanti della sua carriera e agli errori commessi, e Stephen Roche, che risponde a Roberto Visentini e racconta la sua versione dei fatti di quel giorno a Sappada nel Giro del 1987 difendendosi con forza al grido di «Io non ho mai attaccato».
Per ascoltare l’intervista a Giambattista Baronchelli nella quindicesima puntata di BlaBlaBike CLICCA QUI o corri sul nostro canale Spotify.
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