BLABLABIKE, VISENTINI ATTACCA ANCORA: «ERO IN ROSA, MA VOLEVANO VENDERE JEANS IN IRLANDA...»

TUTTOBICI | 10/06/2020 | 07:50
di redazione

La rabbia e la delusione sono le stesse di allora, quasi fosse passato un sol giorno e non 33 anni. Roberto Visentini accetta l'invito di BlaBlaBike e diventa protagonista scoppiettante del servizio di apertura della tredicesima puntata del podcast di TBRadio.


Ovviamente al centro delle discussioni, il Giro d'Italia del 1987 con il "tradimento" di Stephen Roche: «Sappada è stata la fine di tutto, dell’amicizia con certi direttori sportivi, con un ambiente preciso. La bici segata in due? Certo che l’ho portata in sede... Mi hanno tradito per vendere dei jeans... E se non fossi stato onesto, se fossi stato un falso come altri, avrei vinto molto di più in carriera».


In questa puntata di BlaBlaBike da non perdere poi altre due interviste molto interessanti, entrambe a due uomini veloci: Nicola Minali - che ci parla delle sue vittorie più belle, dei suoi grandi rivali a cominciare da Cipollini, dei suoi figli... - e Fabio Sacchi che ci racconta dei treni di Petacchi e Cipollini, delle volate di Abdu, Zabel e Leoni, del talento non sfruttato di Quaranta e molto altro ancora

Per ascoltare l’intervista a Roberto Visentini nella tredicesima puntata di BlaBlaBike CLICCA QUI o corri sul nostro canale Spotify.

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COMMENTI
Toni incivili
10 giugno 2020 14:53 pickett
A prescindere dai torti e dalle ragioni(senza dubbio Visentini,in quella vicenda,qualche ragione l'aveva)è inaccettabile che una persona di 63 anni,trent'anni dopo i fatti,usi questi toni e questo vocabolario.Riprovevole.

Visentini, Roche, Carrera
10 giugno 2020 16:43 FabioRoscioli (Spagna)
Qualche giorno fá ed ancor prima che fosse pubblicata questa intervista
parlai al telefono con Davide Boifava per intercambiarci notizie personali,
nella nostra conversazione per casualitá saltó fuori anche il caso Visentini
e Boifava ha ammesso che Roberto riconsegnó la bici segata a pezzi.
Io ero presente a quel Giro d'Italia 1987 ero al primo anno da Prof. Ariostea,
ricordo bene l'impatto del salto di categoria, vinsi 13 gare nel 1986 da Dilettante fra le quali Mercatale Val d'Arno e Giro dell'Emilia baby Bologna
peró feci molta ma molta fatica per adeguarmi al cambio,
vi assicuro che Roberto Visentini "VOLAVA" in quel Giro
e pedalava in salita con una facilitá estrema come fosse in pianura
lo dimostra il fatto che accumuló 2'24 su Roche e molto piú su tutti gli altri.
La concentrazione, la tranquillitá, la fiducia di tutti i compagni di squadra
sono fattori INDISPENSABILI per poter aggiudicarsi un grade giro,
l'appoggio assoluto della squadra fondamentale
e naturalmente anche una grande condizione che a lui non mancava!
Perdere la concentrazione innervosendosi "LETALE" per qualsiasi Campione.
CONCLUSIONE, per me lo avrebbe vinto lui quel Giro.

VISENTINI
10 giugno 2020 18:26 colt
per me visentini vinceva non solo quel giro.....ma anche degli altri...
un grande....sia a crono che in salita....pero senza appoggio del team...........

LA MAMMA DEGLI IMBECILLI E' SEMPRE INCINTA
10 giugno 2020 18:54 soichan41
Ma Visentin aveva mille ed una ragione e certe "mascalzonate" non si possono dimenticare nei tempi dei tempi…….ma c'è sempre qualche imbecille che prende la parte del TRADITORE e del pluri dopato Americano ( mi fa ribrezzo pronunciare il suo nome)…..

Raccontatela giusta,suvvia...
11 giugno 2020 00:04 pickett
L'appoggio della squadra Visentini lo ebbe eccome;i suoi compagni tirarono come matti e andarono a riprendere Roche.Poi,sull'ultima salita,Visentini si staccò subito da 40 corridori.Glielo ordinò Boifava di staccarsi?La verità é che visentini era un corridore discontinuo e fragile,sia dal punto di vista fisico che nervoso.Solo al Giro 86,in tutta la sua carriera,riuscì ad evitare la giornata di crisi.Gli ex compagni di Roche,da Chiappucci a Cassani,dell'irlandese parlano benissimo.

Rispetto, etica
11 giugno 2020 11:46 FabioRoscioli (Spagna)
Nel Tour del 2012 Bradley Wiggins era leader,
nella 3ª settimana il suo compagno di squadra Chris Froome (2º) andava piú di lui,
peró, anche se con un pó di strafottenza (a volte esagerata), rispettó l'etica
e pur avendo le qualitá e la condizione per poter vincerlo
rispettó i patti e non creó nessuna situazione incomoda per la squadra
rimanendo sempre insieme al suo compagno leader
senza attaccare o entrare nelle fughe
sperando magari in una situazione di cedimento o debolezza di Wiggins nei confronti degli avversari
che peró mai avvenne.

Grande FabioRoscioli
11 giugno 2020 12:24 lap1974
Un saluto ed un complimento a Fabio Roscioli, grande corridore della mia zona (uno dei se non il corridore più forte della provincia di Ascoli Piceno) che non ho mai dimenticato. Con i suoi commenti dimostra di essere anche persona intelligente e grande conoscitore di ciclismo, non solo del periodo in cui correva. Sono assolutamente d'accordo con quanto dice su Visentini, chi meglio di Roscioli, che all'epoca era in mezzo al gruppo, può capire certe dinamiche!?

Roscioli ha ragione
11 giugno 2020 15:21 Golden Boy
Roscioli ha ragione come ha ragione da vendere il Visenta......chi dice che di roche (minuscolo) i compagni ne parlano bene dovrebbe parlarci in privato con questi e non ascoltare le dichiarazioni di facciata in Tv...... sentite Bontempi per esempio che ancora aspetta i soldi dei premi del Tour
(che l'irlandese si è tenuto)..... Fonte: intervista dello stesso Guidone sul blog Sports poets society

il famoso mercato irlandese...
14 giugno 2020 21:43 AleC
...l'Irlanda fa gli abitanti del Veneto e nel 1987 era più povera dell'Italia.
A chi volevano vendere i jeans?

Non solo...
14 giugno 2020 23:35 pickett
Nel 1987 in Irlanda,e + in generale nei paesi anglosassoni,il ciclismo era assai poco popolare,e il Giro d'Italia,poi,gli irlandesi sapevano a stento cosa fosse.Visentini,sia detto senza malanimo,mi pare la classica persona poco preparata che vuole fare discorsi + grandi di lui.

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