La prima gara a 14 anni, esattamente tre anni fa, tra gli esordienti di secondo anno con la maglia del Veloce Club Schio 1902. Efrem Sella ha provato altri sport: ha giocato a calcio (terzino sinistro) e non andava nemmeno male, ma poi...: «Mi ha fermato una tendinite al tallone. Ero giunto ad un punto che non potevo proseguire con il calcio, il dolore è diventato insopportabile, faticavo a camminare. Così per la riabilitazione, spinto anche dal nonno e dal papà, mi è stata consigliata la bicicletta. Nel 2017 ho disputato le prime gare, mi è piaciuto, e la mia carriera da corridore è appena iniziata».
Sella ha incominciato a mordere il freno nella passata stagione, tra gli allievi, quando ha messo assieme una bella lista di piazzamenti: secondo a Palù di Giovo in Trentino, terzo a Quinto Vicentino e a Ravina di Trento, quarto nel Campionato Veneto di Follina e a Mori di Trento, sesto nella cronoscalata di Cerro, nel Veronese, settimo nella classica Pianezze-Fontanelle che è anche prova dell'Oscar tuttoBICI, e nel Giro dei 5 Laghi a Vittorio Veneto. Ha corso anche la prova tricolore di Chianciano, portandola a termine in 43sima posizione.
«Sono soddisfatto del mio 2019, anche se mi resta il rammarico di non aver vinto. Nel complesso penso di essere stato costante durante l'intera annata, mettendomi anche a disposizione della squadra. Nel mio piccolo, visto che in questo sport sono appena arrivato, è andata bene».
Efrem è nato l'8 agosto 2003 e abita a Valdastico, in provincia di Vicenza, con i genitori Fabio e Alberta, propietari di una azienda di elettronica in paese. Sella ha due sorella maggiori, Marzia di 25 anni e Ilenia di 22 che hanno fatto danza, e un fratello più piccolo, Jacopo (11), che gareggia nella categoria G5 dei Giovanissimi per la società Piovene Rocchette. Scalatore di razza, alto 176 centimetri per 61 chili di peso, il giovane veneto studia da geometra presso l'Istituto Tecnico di Stato Commerciale "Pasini" di Schio. Debutta quest'anno con gli juniores per i colori del team Borgo Molino Rinascita Ormelle sotto la direzione tecnica di Cristian Pavanello.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Siamo migliorati molto grazie alla tecnologia e anche il livello dei nostri corridori si è alzato parecchio».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 14 per il Veloce Club Schio 1902, con una BMC bianca e rossa».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx perche non lasciava spazio agli avversari».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Lo sci, amo la montagna».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono un pò disordinato. E timido».
Il tuo modello di corridore?
«Mi ispiro a Primoz Roglic».
Cosa leggi preferibilmente?
«Leggo solo riviste di sport».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e il fascino».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Va bene così».
Piatto preferito?
«Pizza».
Attrice o attore preferito?
«Dwayne Johnson di The Rock».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Alberto Bruttomesso, mio compagno di squadra».
Sei religioso?
«Sì».
Paese preferito?
«Il Belgio per la sua storia ciclistica».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono un ragazzo educato».
Hobby?
«La falconeria e la fotografia».
La gara che vorresti vincere?
«Il Giro di Lombardia"».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con nessuno».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Aiutare i compagni, e togliermi qualche soddisfazione».
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