
Piccole storie che fanno sbarrare gli occhi per la meraviglia e per la soddisfazione. Piccole storie che stavolta parlano di un regalo o, se preferite, di un piccolo miracolo. Il regalo più bello - racconta La Provincia di Como - arriva nel trentacinquesimo anniversario dell’impresa e Roberto Dotti non sta più nella pelle ed è con una comprensibile dose di commozione che dice: «Ritrovata».
Eh sì, perché la maglia originale di campione del mondo nel mezzofondo su pista dilettanti è tornata finalmente alla luce. Il tutto grazie ad Antonio Molteni, presidente della fondazione del Museo del Ghisallo, che ha fatto la sorpresa all’ex ciclista di Argegno. Andato perduto durante i lavori di sistemazione del Santuario, il simbolo del successo è stato ritrovato e ora avrà una collocazione all’interno del Museo stesso.
«Non so come ringraziare Molteni - dice un emozionato Dotti -. Anzi, a dire il vero un modo ci sarebbe: fare come farò io e cioè donare il 5x1000 a quel tempio del ciclismo che ci invidiano in tutto il mondo. Per cui a tutti gli appassionati chiedo di fare questo gesto per il Museo del Ghisallo. Per me è una giornata gioiosa, attesa da tanto tempo»,
Fu grande l’impresa quel giorno a Bassano, quando Dotti - “tirato” alla perfezione da un fenomeno che risponde al nome di Domenico De Lillo - sbaragliò la concorrenza, superando l’austriaco Roland Königshofer e l’altro azzurro Mario Gentili grazie a un finale spettacolare e tutti in piedi dentro al Velodromo strapieno.