L’anagramma di Ediciclo è ce lo dici. Infatti ce lo dici in parole, in disegni, in grafici, in capitoli, in titoli, in indici e in note. Infatti ce lo dici, e ce lo racconti, ce lo spieghi, ce lo descrivi, ce lo mostri, ce lo illustri, ce lo narri, ce lo pedali e ce lo cammini. Da trent’anni.
Ediciclo compie trent’anni. Poca roba davanti a quei campioni di longevità dell’Einaudi e della Mondadori, ma da considerarsi un’età da spugna antartica (ne hanno trovata una che ha millecinquecento anni) o da vongola oceanica (c’è un esemplare, pare, vecchia più di quattro secoli) se si pensa all’inconsistenza del mercato, almeno quello italiano, alla precarietà della carta, quella mondiale, e al declino dell’editoria, dai giornali ai giornalisti, dagli edicolanti ai poeti, dalle enciclopedie ai ciclostilati.
Il primo libro Ediciclo era una guida: “Friuli Venezia Giulia in mountain bike” di Roberto Russi. Per eccesso di ottimismo, non fu lanciato come il primo volume di una serie di due o tre, ma come un numero unico, 45 itinerari e via andare, e via pedalare. Però l’idea di un libro a pedali era giusta, tant’è che campa da trent’anni e promette di non fermarsi.
Personalmente a Ediciclo (e a Vittorio Anastasia, che per primo ce lo dici) devo il coraggio di aver pubblicato l’accoppiata anche se a distanza di tempo “Gli angeli di Coppi” e “I diavoli di Bartali”, la superlativa seppure relativa “La corsa più pazza del mondo”, anche “La leggenda delle strade bianche” nonché quel testacoda di “Spingi me sennò bestemmio”. E modestamente ho tralasciato altro in cui figuro fra gli autori. Facendo un esame di coscienza, antica eredità cattocomunista, temo di non aver migliorato le sorti finanziarie della casa (casetta, casina, casettina) editrice, ma sono certo di non averle neppure peggiorate. Comunque abbiamo fatto una bella pedalata insieme, come su un tandem, quello di autore e casettina editrice, che è – nel suo genere – una storia d’amore. Povera e matta, magari, ma d’amore.
La quarantena non dev’essere stata di grande aiuto. Magari a leggere libri sì, a vendere libri un po’ meno. Ma amen. Ediciclo, trent’anni e dal catalogo li dimostra tutti (trattasi di un complimento), promette altri traguardi, fra prodezze letterarie e acrobazie economiche, fra diritti d’autore e rovesci di mercato. Certi che, se non fosse così, ce lo dici, no?
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