MOSER: «LA MIA TERZA ROUBAIX LA PIÙ BELLA DI TUTTE, 40 ANNI FA CHE GIOIA»

PROFESSIONISTI | 12/04/2020 | 12:38
di Pier Augusto Stagi

Oggi si sarebbe dovuta correre la Parigi-Roubaix per la centodiciottesima volta, ma anche la Regina delle classiche è stata differita a giorni migliori (probabile lo spostamento al 18 ottobre, dopo il Fiandre dell’11 e prima della Sanremo del 24) per emergenza coronavirus. Quarant’anni fa domani, Francesco Moser vinceva la sua terza Roubaix consecutiva, precedendo di 1’48” Gilbert Duclos Lassalle, e di 3’30” il tedesco Didier Thurau. Quarto, ad oltre 6’, Bernard Hinault.


Abbiamo raggiunto telefonicamente il campione di Palù nel suo maso appena fuori Trento, tra le sue vigne e la sua terra.


Moser, come trascorre il tempo in questo momento molto difficile per tutti?

«Lavoro più di prima, dalla mattina alla sera. Pensi che prima del blocco delle attività pesavo 82 chili, adesso 77: sono in forma smagliante. Sto rifacendo tutto l’impianto d’irrigazione. Qui non piove e la terra sta soffrendo tanto. Ci stiamo preparando per la ripartenza».

È già chiaramente proiettato in avanti, ma facciamo un passo indietro: cosa ricorda di quel magico 13 aprile 1980?

«Stavo benissimo, corsa sempre nelle prime posizioni, giornata senza pioggia, poi nel finale a 25 km dal traguardo vado via in progressione e non vedo più nessuno. È una delle mie 273 vittorie da professionisti che mi porto nel cuore con più piacere. Ero chiaramente il favorito numero uno e da numero uno vinsi».  

Dal 1978 al 1980 è sempre arrivato da solo su quella pista che ha scritto la storia del ciclismo.

«La prima volta in maglia iridata, con De Vlaeminck che ne aveva già vinte quattro e che correva con me e quindi non poteva inseguirmi. Mi raccontarono in seguito che provò a convincere con dei soldi il connazionale Maertens a tirare, ma non so se sia vero. Vinsi davanti a Roger e a Raas. La seconda vittoria sempre davanti a Roger e Kuiper, ma io sempre da solo. Insomma, io lassù mi sono sempre trovato molto bene. Corsa difficile ma anche facile, perché se ci arrivi preparato e corri nelle posizioni di testa, lontano dal podio non ci vai. È una corsa di potenza e resistenza, io l’ho sempre amata».

È vero che il cubo di pavé come trofeo è un’idea che ha dato lei agli organizzatori?

«Per le prime due vittorie mi diedero una medaglietta, che era insignificante. Dissi: ma regalate qualcosa che sia identificativo di una corsa unica al mondo, che ne so, un pezzo di pavé. Io lo dissi a mo’ di battuta, l’anno seguente mi diedero come trofeo un pezzo di pavé, che badate bene, non sono pietre ma veri blocchi di quasi 20 centimetri per 20».

Poteva esserci anche il poker, se lei non avesse perso la volata con Bernard Hinault.

«Bernard non ha mai amato questa corsa, l’ha sempre considerata anti-ciclismo, e per questo anacronistica. Quell’anno arrivammo al velodromo in sei: io, De Vlaeminck, Hinault, Van Calster, Demeyer e Kuiper. Insomma, i soliti. Per la volata ero convinto che fosse una questione tra me e Roger. Invece Hinault ci ha beffato clamorosamente. È entrato nel velodromo e si è messo subito davanti. All'ultimo giro non si è mosso da quella posizione, continuando a mulinare sempre più forte, impedendo ad entrambi di uscire dalla sua ruota: lui primo, Roger secondo e io terzo. Mi girano ancora…».

Sa che non vinciamo la Regina delle classiche dal secolo scorso: 1999, Andrea Tafi…

«Ne parlavo in questi giorni: è pazzesco. Nel Duemila abbiamo solo raccolto qualche bel piazzamento nei tre (con Pieri, Pozzato o Ballan, ndr) ma non siamo stati più capaci di vincerla. Manca la scuola, il coraggio, la voglia di osare. Però sono convinto che prima o poi ce la faremo. Punto su Gianni Moscon, un trentino come me».

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Grande Moser
14 aprile 2020 03:27 Franco
Grande Moser, unico a vincere 3 Roubaix consecutivamente.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Michael Hubner ci ha lasciato. Il gigante tedesco della pista, pluricampione del mondo, si è spento oggi all'età di 65 anni. Nato a Karl-Marx-Stadt, allora nella Germania Est, l'8 aprile 1959, è stato sette volte iridato e sarà ricordato per...


«Ragazzi, ho visto passare Pogacar...». «Ma va, chissà cosa ti sei bevuto dalla borraccia...». «Guarda qua, gli ho fatto anche la foto...». Il dialogo, lo ammettiamo, è inventato, ma non è così poi ricco di fantasia. Anche perché non capita...


Il Team Novo Nordisk, prima squadra di ciclismo professionistico al mondo interamente composta da corridori che soffrono di diabete, ha annunciato oggi il suo roster per la prossima stagione: cinque le novità per il 2025 con l'ingresso di giovani talenti...


Il calendario femminile del 2025 si arricchisce di una nuova corsa, che consentirà alle squadre di poter guadagnare un numero maggiore di punti UCI. Si tratta della Schwalbe Women's One-Day Classic, che si correrà il prossimo 26 gennaio ed è...


Con le ultime gare disputate da Lorenzo Nespoli in Cina, si è ufficialmente chiusa la stagione 2024 del team MBH Colpack Ballan CSB. I numeri dicono che la formazione italo-ungherese è riuscita a ottenere 18 successi, 14 secondi posti e 12 terzi. Un...


Il nuovo dispositivo Bryton Rider S510 nasce direttamente dagli standard di eccellenza della Serie S e si tratta di un dispositivo ricco di funzionalità e davvero molto semplice da usare. È uno strumento progettato sia per i professionisti che per i...


Ha compiuto 48 anni lo scorso 29 settembre, è passato professionista nel secolo scorso - era il 1998, maglia della Kelme-Costa Blanca - e apre la stagione 2025 dell'Uci con una vittoria. Oscar Sevilla continua a divertirsi in sella alla...


Sapere quanto guadagna un calciatore o un tennista non è molto difficile perché i dettagli delle trattative in qualche modo escono dagli studi dei procuratori e delle squadre e spesso ci sono conferenze stampa quando si parla di grandi nomi....


Martedì scorso, Christophe Impens di Golazo ha presentato l’edizione numero 83 della Sei Giorni di Gand, e oggi nel Kuipke, il velodromo della città fiamminga, inizierà la sfida tra i grandi nomi della pista. Kuipke è un luogo iconico dove...


La quarta edizione di Beking è alle porte e gli organizzatori fanno il punto sul percorso che è stato fatto fino a qui. Il 24 novembre ci sarà un nuovo evento, il quarto di fila, un nuovo modo per divertirsi...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2024. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Otto candidati, i voti dei lettori saranno conteggiati insieme a quelli di una giuria di addetti ai lavori e giornalisti specializzati





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024