Siciliano di Vittoria, nel Ragusano, il paese dell'ex professionista Danilo Napolitano, Samuele La Terra Pirrè rappresenta uno dei tanti giovani siculi che vogliono emulare Vincenzo Nibali. E come dargli torto, visto e considerata la carriera dello Squalo: «Mi capita spesso di allenarmi con Vincenzo, quando posso vado anche a trovarlo a casa sua, con lui ho un buon rapporto. L'anno scorso mi ha portato in Svizzera dove abbiamo pedalato insieme per molti chilometri, è stata una bellissima esperienza».
Samuele scopre la felicità di andare in bici grazie al padre Salvatore, che per smettere di fumare sceglie le due ruote. E ci riesce. Da allora il piccolo La Terra Pirrè non ha più smesso e, dopo l'ultima stagione con gli allievi caratterizzata da cinque successi, l'anno scorso debutta tra gli Juniores nel Team Nibali, la società presieduta dalla signora Rachele, moglie di Vincenzo Nibali. In pista conquista il titolo regionale dell'Inseguimento individuale, su strada non vince, ma impara tanto per essere più competitivo quest'anno. I suoi migliori piazzamenti sono i due terzi posti a Gualtieri Sicaminò e a Floridia, il quarto a Priolo Gargallo e la quinta posizione nella corsa di casa, a Vittoria.
«Quest'anno voglio dimostrare il mio valore essendo all'ultima stagione da Juniores e ottenere buoni risultati, l'obiettivo è fare bene per trovare una buona squadra tra gli Under 23».
A sostenerlo in famiglia ci sono papà Salvatore, che lavora la terra in campagna, mamma Daniela, casalinga, e il fratello maggiore Giuseppe, che attualmente è un corridore elite della Ciclistica Malmantile, società fiorentina presieduta da Luciano Lari e diretta da Gennaro Maddaluno, dal quale Samuele apprende utili consigli. La Terra Pirrè studia agraria all'Istituto Tecnico "Enrico Fermi" di Vittoria, e come detto difende i colori del Team Nibali di Messina diretto da Giuseppe Cipriano e Marco Sgarrella.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Direi che il nostro movimento è vivo e in crescita in tutte le categorie».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per il team Multicar Amarù di Comiso, avevo una bicicletta Bianchi di colore verde acqua».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani per come scalava le montagne».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il nuoto e poi mi piacer fare palestra».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo».
Il tuo modello di corridore?
«Peter Sagan».
Cosa leggi preferibilmente?
«I testi di scuola, ma anche libri di storia».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e gli occhi».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Organizzerei più gare a tappe tra gli juniores».
Piatto preferito?
«Pizza».
La tua attrice o attore preferito?
«Mi sta simpatico Sylvester Stallone».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Si chiama Andrea e anche lui è un ciclista»
Sei religioso?
«Sono credente e frequento la Chiesa».
Paese preferito?
«Senza dubbio l’Italia».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Vorrei che nessuno parlasse male di me, che dicesse che sono una persona educata e onesta».
Hobby?
«Giocare alla Play Station con gli amici».
La gara che vorresti vincere?
«Una tappa del Giro d’Italia».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con nessuno».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Di andare forte e farmi notare dalle squadre degli Under 23».
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