Davide De Cassan è di Cavaion Veronese, 20 km da Verona, ed ha compiuto 18 anni il 4 gennaio. Già nell'orbita della Nazionale Italiana, l'anno scorso si è classificato infatti al secondo posto nella gara di osservazione di Ascoli Piceno e ha chiuso il 2019 con due successi (nella gara di Cassani a Solarolo e a Forlì), tre secondi posti, un terzo e il sedicesimo posto al Trofeo Buffoni. E' stato inoltre convocato dalla rappresentativa della regione Veneto per il Giro della Lunigiana portato a termine in quattordicesima posizione. Niente male per un corridore all'esordio nella nuova categoria, ma siamo convinti che De Cassan saprà maggiormente mettersi in mostra in questa annata. Tant'è che si sta preparando sia fisicamente che mentalmente e, quanto prima, cercherà di dare il massimo per tornare subito a vincere.
«Mi alleno come posso, ma mi alleno, a casa e sui rulli d'altronde e l'unica soluzione per fare girare le gambe di questi tempi. Spero di arrivare al primo appuntamento preparato. La bici non perdona». Maggiore di tre fratelli, Davide ha scoperto la passione per la bicicletta grazie alla diretta tivù della Tirreno-Adriatico del 2011. «E' scattata dentro di me la classica scintilla, quella di correre! Nel giro di pochi giorni avevo già il mio primo tesserino presso la società Bike Store di Costermano».
Batterista e chitarrista tanto che in gruppo si è guadagnano il soprannome di "Bon Jovi", Davide abita con il padre Marco (bellunese di nascita) che lavora per una Onlus di Castelletto di Branzone che raccoglie fondi per il Terzo Mondo, e la madre Serena (brianzola di Monza) pedagogista clinico a Castelnuovo del Garda e coordinatrice di una Scuola Materna di Cavaion. Poi c'è Giulia (15 anni) che gareggia per il Club Ciclistico Este (allieve), e Francesco di 8 anni. De Cassan frequenta il Liceo Scientifico Ordinario presso l'Istituto Istruzione Superiore L.Calabrese P.Levi di San Pietro in Cariano, e difende i colori della società Ausonia CSI Pescantina presieduta dall'ex professionista Nicola Chesini, e diretta da Gaetano Zanetti e Alessio Croce.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Siamo un pò carenti in campo internazionale, mentre a livello giovanile, a seconda delle zone e dalle società, ci sono troppi alti e bassi».
A quale età hai cominciato a correre?
«Ho iniziato a 13 anni per la squadra Bike Store di Costermano. Rammento soltanto che la bici era di colore bianca, ma senza scritta sul telaio».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Senza ombra di dubbio Eddy Merckx».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il calcio, che seguo anche in tivù, e il tennis».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono un pò testardo e mi incavolo quando perdo».
Il tuo modello di corridore?
«Sono due, Peter Sagan e Julian Alaphilippe».
Cosa leggi preferibilmente?
«Articoli che parlano di di attualità, finanza ed economia».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«La sincerità e la spontaneità».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
„Aumenterei sensibilmente gli stipendi dei ciclisti».
Piatto preferito?
«Pasta alla carbonara».
Il tuo attore o attrice preferito?
«Tom Hanks».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Ho un bel feeling con tutti i miei compagni di squadra, ma anche con gli avversari».
Sei religioso?
«Personalmente no».
Credi nell'amicizia?
«Si, è uno dei valori fondamentali».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che oltre a essere un bravo ciclista sono un buon musicista».
Hobby?
«Beh, la musica. Suono sia la batteria che la chitarra come solista e in una band».
La gara che vorresti vincere?
"«Parigi-Roubaix».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Sinceramente no».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Cercherò di dare il massimo per vincere subito».
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