Poteva diventare un giocatore di basket, invece ha scelto il ciclismo. E così lo sport delle due ruote si ritrova fra le mani una giovane promessa come Andrea Violato. Padovano di Conselve, 17 anni compiuti nel giorno della festa del papà, ha abbandonato il ruolo di cestista per fare il corridore. Una passione che è nata pedalando nel cortile di casa, e che poi Andrea ha sviluppato gareggiando per i colori della società Acd Monselice grazie ad un amico dei suoi genitori.
Era partito quasi per gioco e invece sta facendo la parte del leone: nei due ultimi anni con gli allievi ha messo insieme tre titoli italiani, due nel 2019 a cronometro individuale e nella Madison su pista, in coppia con Edoardo Zamperini, e quello dell'Inseguimento a squadre nel 2018. Sempre lo scorso anno ha trionfato nelle prove contro il tempo di Montespertoli, Castelgomberto e del Campionato Veneto, e nella gara in linea di Borsea (Pd). E ci sono pure il prezioso quarto posto conquistato alla Coppa d'Oro e la medaglia di bronzo nel tricolore dell'Inseguimento individuale.
Violato abita a Conselve, che è anche il paese dove è nato l'ex professionista Nazzareno Berto (Inoxpran, Metauro, Mareno, Fanini), e dove risiede Fabio Mazzucco della Bardiani Csf Faizanè. Lì è cresciuto con i genitori Marcello e Laura che lavorano entrambi nell'edilizia, il fratello minore Alessandro, che gioca a calcio nella squadra "La Rocca", e la sorella maggiore Alice, ex pallavolista, che studia ragioneria. Ora il diciasettenne padovano, che frequenta i Corsi Professionali di Formazione per i giovani (meccanica) presso l'Enaip di Conselve, è atteso al salto tra gli juniores con la Work Service diretta da Matteo Berti.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Stanno crescendo grandi corridori, rispetto agli ultimi anni è molto migliorato ed è più seguito».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 9 anni per l'Acd Monselice, avevo una bici Elios blu e grigia».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Peter Sagan per come è bravo su tutti i terreni».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«Sono appassionatissimo di calcio, e della Juventus, di Moto GP e Formula 1».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo e a volte troppo diretto».
Il tuo modello di corridore?
«Filippo Ganna».
Cosa leggi preferibilmente?
«Libri romantici».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e gli occhi».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Darei più spazio ai giovani allenatori».
Piatto preferito?
«La tagliata».
Hobby?
«Giocare a calcio».
La gara che vorresti vincere?
«Il campionato del mondo a cronometro».
Come trascorri queste giornate di reclusione forzata?
«La mattina faccio colazione, poi mi butto sui libri per la lezione virtuale. Pomeriggio allenamenti a corpo libero e naturalmente sui rulli come tutti i ciclisti».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Provare subito a vincere».
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