Dopo le prime corse della stagione, in Australia, Argentina,Emirati Arabi, si giungeva a marzo dove le prime semiclassiche così come la Parigi Nizza e la Tirreno – Adriatico ci portavano alla nostra amata Milano - Sanremo. Era tutti gli anni così ma quest’anno è diverso. Il virus ha stravolto tutto, da metà febbraio la situazione nel nostro Paese ha assunto una piega sempre più preoccupante, ordinanze e decreti sono diventati sempre più limitanti e come era lecito attendersi in uno scenario di assoluta emergenza, anche il nostro sport ha pagato irrimediabilmente dazio. Strade Bianche, annullata. Tirreno Adriatico, annullata. Ed infine anche Lei, la classicissima di primavera, la nostra amata Milano-Sanremo non si farà. Annullata e rinviata a data da destinarsi.
Con il passare delle settimane le positività al virus sono aumentate anche negli altri stati europei e nel nostro mondo a due ruote ne hanno fatto le spese tutte le corse del calendario belga così come le corse francesi, fatta eccezione per la Parigi-Nizza a cui abbiamo potuto assistere per 7/8. Con una parte delle squadre iscritte che non si sono presentate al via – Astana, CCC Team, Mitchelton-Scott, Movistar, Ineos, Jumbo Visma, UAE Team - ed altre, come Bahnrain McLaren e Israel Start Up Nation, che si sono ritirate strada facendo, il tutto si è così concluso nella penultima tappa, ai 1500 metri dell’arrivo di Valdebrole La Colmiane.
Nonostante un’atmosfera di smobilitazione ed insicurezza accompagnasse la corsa, sulla strada i nostri beniamini hanno messo in scena bellissime sfide, facendo crescere il rammarico per una primavera che sarebbe potuto essere ma non sarà. Giacomo Nizzolo e Niccolò Bonifazio con due bellissimi successi di tappa hanno messo in evidenza una condizione che gli avrebbe posti alla partenza di Milano tra le speranze azzurre per un successo nella Classicissima. Anche Vincenzo Nibali ha fatto la sua parte, si è fatto vedere nelle tappe più impegnative ed in classifica generale ha colto un buon quarto posto. Tra gli altri vincitori di tappa che nelle classiche di primavera avrebbero sicuramente detto la loro figurano il tedesco Schachmann, vincitore anche della classifica generale, Garcia Cortina, Kragh Andersen e Benoot.
Nell’ultima tappa in salita è stato Nairo Quintana a dare spettacolo trionfando con 45” di vantaggio su Benoot e 56” su Pinot. Dopo un’ultima stagione che non lo ha visto all’altezza delle aspettative il cambio di squadra sembra avergli dato nuova linfa e un inizio di stagione con cinque vittorie lo riempiono di fiducia per una stagione che vede il Tour de France in cima ai suoi obiettivi.
Ed ora come procede la stagione? Nessuno può dirlo. Anche il Giro delle Fiandre che non ha conosciuto sosta nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale sarà costretto a fermarsi e lo stesso vale per Parigi – Roubaix e le classiche delle Ardenne. Superfluo dire che anche il nostro Cyclissime Game è sospeso e partirà appena le ruote torneranno a girare.
Le sfide che ci aspettano ora sono altre, più importanti, più vitali. Faremo il tifo per chi sta combattendo contro questo maledetto virus, per le loro famiglie e tutto il personale ospedaliero che si sta facendo in quattro per darci un futuro più sereno. Andrà tutto bene, torneremo sulle strade, nelle piazze, ci riabbracceremo, più forti e più grati per quella normalità che al momento non esiste più.
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