Al passo con i tempi, per essere interessante, moderno e accattivante agli occhi degli sponsor e degli sportivi, il 47° Giglio D’Oro, premio patrocinato dal Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’USSI, propone diverse novità per il 2020, illustrate da Saverio Carmagnini, uno dei fondatori del premio nel 1973. La prima il cambio alla presidenza della A.S.D. Giglio D’Oro; da Saverio Carmagnini al figlio Lorenzo.
Altra novità quella della premiazione che torna all’antico, in quanto nel prossimo autunno sarà il Ristorante Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano a ospitare nuovamente la cerimonia che assume il nome di “Galà”, per dare ulteriore lustro e solennità all’evento ed ai suoi protagonisti, i campioni del pedale, personaggi di altri sport, autorità, ospiti e sportivi.
Anche la conduzione della cerimonia con la consegna dei tanti premi (Giglio D’Oro, e quelli nel ricordo di Gino Bartali, Gastone Nencini, Franco Ballerini, Alfredo Martini, il Memorial Tommaso Cavorso, e per il miglior juniores) subirà innovazioni. Ricordiamo che la Commissione è formata dal C.T. Davide Cassani, Franco Calamai, Waldemaro Bartolozzi, Saverio Carmagnini, Alessandro Fiesoli, Paolo Bettini, Duccio Moschella, Antonio Mannori, dal presidente dell’USSI regionale Franco Morabito, Roberto Poggiali, Francesco Pancani, Luca Scinto, Elisabetta Nencini, Matteo Miano, Alberto Polverosi, Luca Calamai. Il Giglio D’Oro nella sua storia è stato vinto per ben 9 volte da Francesco Moser, mentre Vincenzo Nibali se lo è aggiudicato per sei volte, Paolo Bettini per quattro, mentre con tre edizioni vinte troviamo Giuseppe Saronni, Maurizio Fondriest, e il fiorentino Francesco Casagrande.
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