Uhhhhh come è bello il mondo virtuale. Che figata. È assolutamente il futuro, che poi si è fatto già presente visto che ha già un suo passato, uno storico, un background, dicono quelli bravi. Non c’è niente di meglio. Ed è davvero così: è semplicemente bellissimo. La tecnologia aiuta. Quando correvo io, dovevamo al massimo ricorrere ai rudimentali rulli. Quelli più evoluti, per non farsi inghiottire dalla noia e dall’alienazione, ricorrevano alle cuffiette e ai primi rudimentali registratori tascabili, per ascoltare un po’ di musica. Oggi, se Dio vuole, non è più così. C’è la tecnologia che ci è venuta in soccorso e tantissimi di noi l’ha scelta (smart trainer interattivi). Ma la cosa che più mi colpisce in questo delicato momento di emergenza da coronavirus, sono quelli che non ce la fanno. Che non vogliono rinunciare al loro giretto in bici per strada. E dire che hanno tutto, proprio tutto, per potersi svagare allo stesso modo tra le proprie mura domestiche, con applicazioni spettacolari di nuova generazione (Zwift e via elencando) .
È proprio vero, basta che qualcuno ci tolga un po’ di libertà, per comprendere compiutamente cosa abbiamo perso. Forse anche questa è una lezione – assolutamente reale - che ci serviva e male non ci fa.