Francesco Panzera, 62 anni, toscano di Prato, è il medico della nazionale di ciclismo e ha superato ormai le 30 trasferte tra Coppe del Mondo e Mondiali. È un vero e proprio “angelo custode” per gli atleti azzurri e non solo.
«Il mio ruolo è legato sì alla salute dei corridori, ma mi piace pensare di avere anche un altro ruolo, quello di saper stringere una mano e dare conforto a ragazzi e ragazze quando hanno bisogno di un adulto che non sia il loro allenatore. Sono molto legato a questi ragazzi, alcuni li ho visti crescere in questi 10 anni, come Viviani, che ho affiancato in tutta la sua carriera in Nazionale, e Ganna, che ho visto piccolo e che ora è il più forte inseguitore del mondo».
E ancora: «Sono presente non sono per gli atleti ma per tutta la spedizione italiana, . Ci sono anche per quelle squadre e quegli atleti che non hanno medici al seguito, in hotel come in pista. Perché la pista, e mi piace sottolinearlo, è davvero una grande famiglia».
Nell'allegato potete ascoltare l'intervista realizzata a Berlino
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.