Lo avevamo intervistato diversi mesi fa e da oggi possimo annunciare che Jose' Luiz Dantas e' il nuovo preparatore atletico della Valdarno Regia Congressi Seiecom del presidente Mario Cellai .
Il team manager della squadra aretina Leonardo Gigli ci ha riferito " Non e' stato facile permettere a Luiz di arrivare in Italia ma, sentito e avendo valutato con Francesco Sarri le grandi potenzialita' di Dantas, abbiamo fatto richiesta tramite la Prefettura e la Questura di Arezzo (a cui vanno i nostri ringraziamenti) per poterlo farlo arrivare dal Brasile. Adesso il tecnico seguira' i nostri ragazzi per tutta la stagione direttamente vivendo ad Arezzo . Oltre al team di Leonardo Gigli, il dottor Dantas continuera' a preparare il fortissimo Gabriele Benedetti che da questa stagione correra' alla Casillo Petroli Firenze Hoppla.
Nell'intervista Luiz aveva una speranza infatti ci disse:
"Vorrei venire a vivere in Italia, stare il più possibile a contatto con il ciclismo italiano e gli atleti perché questo e' uno dei miei sogni di sempre".
Sempre per quanto riguarda la cura dei dettagli non possiamo non parlare di Giuseppe Giannecchini - Collaboratore dell'Istituto di Medicina dello Sport di Firenze ,entrato a pieno titolo nello staff della squadra valdarnese in qualita' di biomeccanico . Le sue esperienze a livello internazionale lo hanno portato anche Londra dove il tecnico toscano ha saputo farsi apprezzare ed essere un punto di riferimento nel panorama ciclistico londinese e internazionale dove tra i suoi assistiti troviamo numerosi atleti professionisti.
Praticando ciclismo non è difficile incontrare chi lamenta disturbi e sovraccarichi di vario genere più o meno marcati e ricorrenti. Le problematiche possono riguardare sia la parte superiore del corpo (collo, braccia, mani) che quella inferiore (coscia, gamba, piede) o della colonna vertebrale. Nella maggior parte dei casi i fattori che scatenano tali problematiche sono da ricercare in un telaio non corretto come geometria e dimensioni, nel materiale, nelle regolazioni sbagliate dei tre punti che definiscono l'assetto del ciclista (sella, manubrio, pedali), nelle proporzioni dei componenti (piega manubrio, pedivelle, sella, scarpe) e nelle asimmetrie anatomo-funzionali.
Nelle regolazioni definitive da effettuare sul proprio mezzo si dovrà trovare il giusto compromesso tra la simmetria ed equilibrio di una bici ben dimensionata e le frequenti differenze tra la parte destra e sinistra del corpo (dismetrie tra gli arti superiori ed inferiori, rotazioni, squilibri muscolari).
La valutazione personalizzata per l'atleta è fondamentale va sempre rispettata la REALE e non TEORICA necessità biomeccanica.
Alla base di un buon risultato ci deve essere un'attenta analisi delle caratteristiche morfo-strutturali e degli adattamenti muscolari e gestuali necessari alla corretta posizione in bicicletta soprattutto se esistono delle problematiche posturali o vizi, causati da errate abitudini di assetto, che sono causa frequente di patologie nel ciclismo.
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