Correre da capitano è tutta un'altra storia. Lo sa bene Marco Benfatto, che con una nuova maglia e nuove responsabilità, ha iniziato l'anno forte in Argentina. Salire sul podio con un velocista affermato e vincente come Fernando Gaviria dà fiducia al 32enne padovano per un anno che potrebbe essere di svolta per la sua carriera.
«Ieri sono stato coinvolto nella caduta occorsa a poco più di 3 km dal traguardo quindi non ho potuto sprintare, oggi il team ha lavorato molto bene, sono felice per questo piazzamento, visto il livello alto dei rivali con cui mi sto confrontando» ha raccontato al termine della seconda tappa della Vuelta a San Juan.
«Con la squadra ci siamo allenati bene a Benidorm per prepararci per questa corsa, che per me è una “prima volta”. Dopo 5 anni alla Androni, approdare alla Bardiani CSF Faizanè è stato un cambio importante. Nella nuova squadra sono stato designato capitano per le volate, questo comporta un maggiore supporto nei finali caotici, avere delle gerarchie chiare è importante per provare a farsi valere negli sprint».
Nei prossimi giorni, assicura, tenterà il colpaccio. «Come si fa a battere gente come Sagan e Gaviria? Bella domanda... Quando le tappe sono mosse contro di loro non ho chance, ma quando la strada è piatta ho una possibilità. Devo provare ad anticiparli, prendere una buona posizione e fare del mio meglio per non farmi superare. Ci proverò».
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