«La Vuelta numero 75 ha un percorso affascinante ma molto duro»: è questo il giudizio di Alberto Contador sul tracciato dell’edizione 2020 della corsa spagnola, presentato ieri sera a Madrid.
«Le difficoltà maggiori sono concentrate nelle prime due settimane, la terza è un po’ più leggera, anche se a quel punto le forze in campo saranno poche per tutti. Dove fare la differenza? Certo, il Tourmalet è affascinante ma credo che alla fine saranno più decisive le salite delle Asturie, vale a dire l’Alto de Farrapona e l’Angliru. Ma attenzione alla Covatilla al penultimo giorno: non si va ad alta quota ma c’è il terreno per sorprendere».
Una battuta infine sulla scelta di toccare quattro Paesi: «La Vuelta è una grande corsa, conosciuta in tutto il mondo, ma con questo percorso (che toccherà Olanda, Portogallo e Francia, ndr) assumerà una dimensione internazionale ancora maggiore».
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