Ha lasciato la Lituania quando aveva 10 anni Gidas: ora ne ha 18 e vive a Borgo Santa Maria, un piccolo paese della provincia di Pesaro a soli 2 km da Tavullia, la città di Valentino Rossi. È a Borgo Santa Maria che risiede la famiglia Umbri che ha adottato Gidas, promettente ciclista che il prossimo anno farà il salto tra gli Under 23 con il Team Colpack.
Gidas ha scoperto il ciclismo grazie al padre italiano Massimo (titolare di una azienda di macchine specializzate per la lavorazione del legno), allo zio Maurizio e al nonno Mario, tutti con un passato agonistico tra i dilettanti. A Borgo Santa Maria, Gidas è coccolato anche dalla madre Fabiola (casalinga), dalle sorelle Angelica e Gabriella, e dal fratello minore Marco che gioca a calcio. Quando non è in bici frequenta il Centro Studi di Pesaro, una scuola serale privata di meccanica-mecatronica.
Nel 2019 Gidas, che è nato a Radviliskis a 100 chilometri dalla capitale Vilnius, ha conquistato tre successi con la maglia del Team Lvf: Manoppello (Pe), Montelabbate (Pu) e Clusone nella Bergamasca. Al tricolore della cronometro (specialità che predilige) si è piazzato in quinta posizione. Si definisce un corridore completo (le sue misure parlano di 188 cm x 73 kg) e ne fano sicuramente un promettente pesarese sulle orme di Enrico Paolini (professionista dal 1969 al 1979 con la Scic con all'attivo sette vittorie di tappe al Giro d'Italia, tre Campionati Italiani e una Milano-Torino).
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E' un periodo molto buono sia a livello professionistico che giovanile e lo dimostrano i risultati».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 10 anni (G5) per la società Pesarese, con una Pinarello FP3 rossonera».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx. Perché il soprannome Cannibale dice tutto».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono distratto».
Altruista o egoista?
«Più altruista».
Cosa leggi preferibilmente?
«Non amo la lettura, però ogni tanto qualche riga sulla fantascienza».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e la bellezza».
Sei social?
«Si, anche troppo».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Toglierei i potenziometri, e andrei più a sensazioni».
Piatto preferito?
«Pizza».
Hobby?
«Mi piace fare running e giocare a calcio con mio fratello Marco».
La gara che vorresti vincere?
«Parigi-Roubaix».
Televisione, cinema o teatro?
«Cinema, horror e fantascienza».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Ieri erano meno pignoli e più maturi mentalmente rispetto a quelli dei giorni nostri».
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