Dario Cataldo arriva da una delle sue stagioni più belle e sta ricaricando le batterie in vista di una nuova avventura: dopo cinque stagioni, infatti, l’abruzzese lascerà la Astana per accasarsi alla Movistar per le prossime due stagioni.
Abruzzese, classe 1985, in questo 2019 Cataldo ha vinto a Como la 15esima frazione del Giro d’Italia numero 102 al termine di una splendida fuga con Mattia Cattaneo, e ha “timbrato” anche sulle strade della Vuelta di Spagna, contribuendo al successo della Astana nella cronosquadre inaugurale di Torrevieja.
Dario, qual è il tuo bilancio di quest’ultima stagione?
«Sono decisamente contento di questo mio ultimo anno in Astana. Ho corso un buon Giro d’Italia nel quale la vittoria della 15esima tappa mi ha regalato un’emozione grandissima. Sono soddisfatto a livello personale ma anche come team siamo andati molto bene, sfruttando un ottimo gioco di squadra. Abbiamo raggiunto risultati davvero e ringrazio la squadra per aver dato valore al nostro lavoro».
Dai tuoi profili social vediamo che sei in vacanza... quando rincominci con la preparazione?
«Proprio così, finalmente un po’ di vacanza! Attualmente sono in California con la mia fidanzata Alexandra e resterò qui ancora qualche giorno. L’ultima tappa, prima del rientro, sarà una settimana in Costa Rica. Tornerò a casa il 25 e già dal giorno successivo mi metterò al lavoro: non c’è tempo da perdere, il 2020 è alle porte».
A Pamplona, prima di partire, hai già avuto una prima presa di contatto con la Movistar...
«Proprio così. Siamo stati quattro giorni a Pamplona per un meeting con la squadra. Ho avuto anche la fortuna di assistere alla presentazione del documentario sui 40 anni di attività della societá gestita da Eusebio Unzuè (la Abarcasport, ndr). È stato davvero emozionante vedere tutte quelle persone che hanno lavorato con Miguel Indurain e tanti altri campioni, scrivendo pagine di storia del ciclismo e che ora sono ancora lì con lo stesso entusiasmo di sempre. Avere la possibilità di lavorare con loro è senza dubbio un onore per me. A dicembre ci sarà un secondo ritiro che avrà il suo apice giovedì 19, giorno della presentazione ufficiale della formazione che si terrà a Madrid».
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
«Bella domanda. Sinceramente non lo so, il programma è tutto ancora da scoprire. Approdo in una squadra nuova anche se la Movistar ha un’impostazione molto simile a quella della Sky e della Astana, quindi penso che il mio ruolo non cambierà molto ed io sarò sempre al fianco dei miei capitani. È stimolante il fatto di approdare in una formazione… rivoluzionata: hanno cambiato squadra leader come Mikel Landa, Nairo Quintana e Richard Carapaz, ma al tempo stesso è arrivato uno scalatore emergente come Enric Mas, c’è Marc Soler che ha già fatto buone cose e poi c’è il mitico Alejandro Valverde. Vi confesso che sono molto fiducioso e non vedo l’ora di cominciare la nuova stagione…».
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