Una scelta di campo, forse anche una scelta di vita. A 32 anni Peter Stetina dà una volta alla sua carriera: «Non mi ritiro, anzi penso di essere all’apice della mia condizione fisica. Ma mi ero stufato delle corse su strada, non riuscivo più ad evitare uno stato di noia. Ho scoperto invece che partecipare a competizioni in sella a bici gravel e alle fuoristrada in genere mi ha ridato smalto. E anche mia moglie ha detto che da tempo non mi vedeva così felice di uscire in bicicletta, quindi…».
Quindi Stetina si è messo a caccia di sponsor, si è cucito addosso una squadra e si prepara ad affrontare una nuova carriera. «I risultati delle prime gare sono stati incoraggianti e soprattutto mi diverto. D’altra parte, uno dei miei motti è sempre stato “un corridore felice è un corridore veloce”. Devo ringraziare la Trek Segafredo che ha creduto in me quando nessuno più era disposto a farlo, insieme abbiamo vissuto quattro anni intensi, ma è arrivato il momento di voltare pagina. E di pedalare libero…».
Peter Stetina è nato a Boulder, in Colorado, l’8 agosto 1987 ed è passato al professionismo nel 2010 con la Garmin. Nel 2014 e 2015 ha corso per la BMC e poi dal 2016 per la Trek Segafredo.
Per lui, che sembrava destinato ad una carriera ben più ricca di gloria, un solo successo personale nel 2010, nella corsa statunitense Bob Cook Memorial-Mount Evans, e due vittorie in cronosquadre nel 2012, una al Giro d’Italia e una al Tour of Utah.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.