Alice Maria Arzuffi è pronta a caricarsi sulle spalle il peso di tutta la Nazionale Italiana di ciclocross ai Campionati Europei di Silvelle 2019. In gara domenica 10 novembre nella prova delle donne elite, l’atleta brianzola rappresenta la punta di diamante della squadra di casa e sa che gran parte dei tifosi italiani ripongono in lei le speranze di conquistare una prestigiosa medaglia.
Arzuffi è reduce da un inizio di stagione di grande spessore, che l’ha vista confrontarsi alla pari con le migliori interpreti mondiali di questa disciplina. Per lei parlano i risultati ottenuti nelle ultime due prove del Superprestige, il primo posto di Boom e il secondo di Gavere, oltre al terzo posto nel primo appuntamento del DVV Trofee, che prevedeva, tra le tante difficoltà, anche la scalata del mitico muro fiammingo del Koppenberg.
«A inizio stagione di solito mi trovo molto bene, quindi non sono del tutto sorpresa delle mie buone prestazioni fino ad ora - spiega la talentuosa brianzola - Già negli allenamenti di settembre mi ero accorta di stare bene. Rispetto all'anno scorso, però, ho sofferto un po' le gare più veloci, con molti rilanci di andatura, mentre in quelle in cui c'era tanto da spingere sui pedali, come quelle di Boom e Gavere del Superprestige, ho dimostrato di esserci. Diciamo che mi aspettavo di partire forte, ma magari non così forte, visto che comunque punto ad avere il picco massimo di forma intorno a dicembre e gennaio, quando avrò tante gare importanti».
Insomma, l’Italia può sognare in grande nella rassegna continentale veneta, grazie ad un'atleta che da anni è stabile ad altissimi livelli, ma mai come in questa stagione sembra avere le carte in regola per puntare al bersaglio grosso. Ai Campionati Europei non ha mai sfigurato, vincendo la medaglia d’argento tra le U23 a Huijbergen 2015 (Paesi Bassi) e poi quella di bronzo tra le elite a Tabor 2017 (Repubblica Ceca).
«Ho già conquistato diverse medaglie europee, però mi manca quella dal metallo più prezioso – ha spiegato la 25enne di Seregno (Monza e Brianza) - Non nascondo che sogno in grande, anche se so che è già difficile salire sul podio, figurarsi conquistare la maglia di campionessa europea. La motivazione e le gambe, però, ci sono, e con l’ausilio della fortuna non voglio precludermi nulla. Sinceramente un po' di pressione la sento. In tanti mi hanno già detto "Contiamo su di te per ottenere un buon risultato", quindi ho un po' di peso sulle spalle. Il Campionato Europeo è comunque uno degli obiettivi della mia stagione e farò di tutto per ottenere il miglior risultato possibile. Ogni anno cerco di arrivare in buona condizione a questo appuntamento, ma stavolta, correndo in casa, le motivazioni sono davvero alte».
Le minacce più grandi arrivano da quelle che solitamente sono sue compagne di squadra nella 777, ma che domenica prossima diventeranno acerrime rivali. «L’avversaria che secondo me è più in forma, nonché la più costante da inizio anno, è la mia compagna di squadra Annemarie Worst, che è anche la campionessa europea in carica – ha continuato Arzuffi -. Ovviamente non sottovaluto Sanne Cant, anche se fino ad ora non è apparsa in forma come eravamo soliti vedere, ma negli appuntamenti che contano, di solito, non sbaglia. Infine, citerei l’altra mia compagna, Yara Kastelijn, che sta andando veramente forte da inizio anno».
Alice per gran parte della stagione invernale è costretta a sfidare le sue rivali in casa loro, tra il gelo e il fango delle Fiandre, ma questa volta toccherà a lei fare gli onori di casa, in un percorso che, a differenza della gran parte delle avversarie, conosce già: «A Silvelle ho corso il Campionato Italiano nel 2017. Mi hanno detto che il tracciato è pressoché identico, con l’aggiunta di due tratti di sabbia, con ponti e scalinata più lunghi. È un percorso che mi piace, perché c’è da spingere, però sinceramente spero che piova, in modo che possa diventare ancora più duro. Penso si possa paragonare ai percorsi del nord, anche se magari manca la salita o i rettilinei sui quali riesco ad esprimermi al meglio».
Il Campionato Europeo di Silvelle potrebbe quindi rappresentare un nuovo punto di partenza per il ciclocross italiano, di cui Arzuffi è una delle più importanti portabandiera: «Mi aspetto che vengano tanti tifosi a vederci, è un evento che merita di essere vissuto dal vivo, con tanti giovani che possano capire davvero cos’è il ciclocross – ha concluso la ragazza lombarda -. Questa competizione può fare da traino a tutto il movimento del ciclocross italiano. Già dalla presentazione dell’evento a Venezia mi sono resa conto di quanta passione e attenzione gli organizzatori ci abbiano messo, e per me è un orgoglio poter vestire la maglia azzurra nell’Europeo italiano».
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