Non solo sull’aspetto fisico: Wout van Aert sta lavorando per recuperare dal bruttissimo incidente occorsogli al Tour de France e non trascura il fattore psicologico. Al punto che ha deciso di affidarsi a un mental coach. «Mi sono accorto che cresceva la mia ansia per il ritorno alle corse e quindi ho deciso di affrontare il problema» ha spiegato il campione belga a De Zondag.
Van Aert ha così scelto il mental coach Rudy Heylen. «Per molto tempo ho pensato che non fosse necessario, ora invece mi dico che avrei dovuto farlo prima. Ho notato che diventavo un po’ ansioso quando guardavo il ciclismo: pensavo di non avere problemi dopo l’incidente, ma a quanto pare il trauma ha lasciato traccia».
Van Aert ha quindi deciso di sbarazzarsi delle sue paure: «Non voglio avere a che fare con la paura quando ricomincerò ad allenarmi seriamente. Cosa che peraltro vorrei già fare e che invece mi è vieteta: non posso pedalare per più di due ore, poi avverto problemi al tendine».
E ancora: «Ho fatto un allenamento di ottanta chilometri e mi sono subito accorto che era troppo… e così anche tutti i programmi di rientro nel ciclocross per il momento sono fermi. Decideremo strada facendo, ma al momento non posso fare previsioni».
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