FIlippo Ganna è uomo abituato ai podi mondiali della pista e per la prima volta da professionista ora sale su un podio della strada. Il ventitreeenne piemontese del Team Ineos firma una grande prestazione e conquista una medaglia di bronzo nella quale, alla vigilia, credevano davvero in pochi.
«È stata una corsa durissima, molto lunga. Per prepararla ho lavorato tanto, anche perché non avevo mai disputato una crono così lunga. E il risultato mi ha stupito, non pensavo di essere pronto, soprattutto a livello psicologico, per raggiungere un risultato così importante. Anche perché il percorso era davvero impegnativo e la mia mole da portar su sulle salite si faceva sentire. Ma il tecnico azzurro Dario Cioni e il mio preparatore Marco Velo in ammiraglia mi hanno diretto al meglio, mi hanno incitato, mi hanno informato dei tempi. Per fortuna le gambe hanno retto bene ma ora sono davvero ko. Sono contento, mi godo questa medaglia e ora mi concedo qualche giorno di riposo prima di tornare in pista per preparare i prossimi appuntamenti con il quartetto, so già che devo lavorare per la partenza dietro a Francesco (Lamon, ndr). La crono a Tokyo? Prima pensiamo alla qualifica per la pista, per la crono se Cassani mi chiamerà perchè no...».
Per l'Italia quella di Ganna è la terza medaglia della storia nella crono: prima di lui sul podio iridato - entrambi al secondo posto - erano saliti Andrea Chiurato nel 1994 a Catania e Adriano Malori nel 2015 a Richmond.
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