Sono mille le storie che il Tour de France ha scritto dal 1903 ad oggi. Storie di imprese e di campioni, storie di tracolli e di crisi, di polvere, di cadute, di montagne assassine e di vento, di pietre e di neve. Storie uniche, a volte anche incredibili, se rilette ai giorni nostri.
Ne abbiamo scelte dieci dedicate a corridori che per un sol giorno hanno indossato la maglia gialla. Non sono uomini da record, ma sono accomunati da una storia tutta da scoprire. Quella di Romain Feillu è stata una delle più brevi della storia...
Siamo nel 2008 e il Tour parte senza grandissimi favoriti, anche se tutti pensano alla sfida tra Cadel Evans e i fratelli Schleck. Da parte francese, nessun corridore da podio, nessun velocista di rango ma una lunga serie di corridori votati all’attacco, pronti a prtire in cerca di gloria.
Alla partenza della quarta tappa, la Saint-Malo - Nantes, quattro corridori partono all’avventura: lo statunitense William Frischkorn, il nostro Paolo Longo Borghini e i francesi Samuel Dumoulin e Romain Feillu.
La Caisse d’Epargne non si danna l’anima per difendere la maglia gialla di Alejandro Valverde, lascia spazio e alla fine è Dumoulin, allora in forza alla Cofidis, di vincere la tappa mentre Romain Feillu vive il suo giorno di gloria vestendo il simbolo del primato.
Allora giovane sprinter rampante - in realtà poi mai veramente assurto ai livelli attesi - Feillu si gode un giorno speciale dopo un anno difficile a causa della toxoplasmosi.
«Ho pensato tutto il giorno che potevo conquistare la maglia gialla, era il sogno dei sogni fin da quando sono salito in bicicletta. Da piccolo, vedevo in giallo Indurain e LeMond. Certo, io non l’ho conquistata in una tappa di montagnama poco importa, quel che conta è averla conquistata...».
Feillu riconsegna la maglia gialla alla Francia due anni dopo Cyril Dessel ma il suo sogno dura davvero poco, perché l’indomani in programma c’è una crono.
Sui 29 km del circuito di Cholet, il corridore della Agritubel sa di non avere chance contro gli specialisti e i grandi della classifica: ci dà dentro, Romain, se la gode, si diverte, suda e lotta ma alla fine arriva troppo lontano da Stefan Schumacher. Il tedesco veste una maglia gialla che anni poi gli verrà cancellata per storiacce di doping mentre lui, il buon Romain, potrà dire di averla portata in corsa per la bellezza (si fa per dire...) di 40’43’’. Non è un record (abbiamo già scritto di Patrick Sercu in giallo per 11 minuti nel 1974 nella minicronosquadre di Harelbeke, 9 km, dietro di lui Philippe Gilbert in giallo per 25 minuti nel 2011 nella cronosquadre di Essarts, 23 km), ma poco ci manca.
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