L’inizio di stagione per Fabio Aru è stato tutt’altro che positivo, ma il corridore sardo - dopo dei mesi di stop forzato - sembra essere sulla strada giusta per raggiungere una buona forma. Durante la settimana di Tour de Suisse ha dimostrato che in gruppo è pronto a far sentire la sua voce
«Vengo da un lungo periodo di stop, ma fortunatamente il recupero è stato più breve del previsto, ho stupito anche me stesso. Con la squadra abbiamo visto che c’era l’occasione per rientrare e così abbiamo deciso di sfruttare al meglio questa possibilità - racconta il talento sardo a tuttobiciweb -: in realtà non era nemmeno in programma la partecipazione a questo Tour de Suisse, ma dopo il buon rientro nel Gran Premio città di Lugano con la squadra abbiamo capito che questa corsa a tappe sarebbe stata un banco di prova molto importante e così abbiamo deciso di essere al via».
La corsa a tappe elvetica ha visto il successo di Egan Bernal, ma Aru ha avuto momenti per distinguersi e anche nell’ultima tappa non ha mancato di farsi vedere. «Il Tour de Suisse è una corsa di alto livello con un percorso molto impegnativo, io ho cercato di approfittare di questi giorni per testare la gamba, soprattutto per capire a che punto del recupero sono. Indubbiamente in gruppo c’erano atleti molto più forti di me, ma tutto sommato devo dire che sono piuttosto soddisfatto: l’importante era essere lì ed avere buone sensazioni, penso di aver dimostrato di essere sulla strada giusta».
Il prossimo appuntamento per il portacolori del Team Uae sarà la prova in linea dei campionati italiani, un tracciato molto movimentato e che vede tra i favoriti proprio il suo compagno di squadra Diego Ulissi che in questi giorni ha avuto l’occasione di distinguersi in Slovenia. «Penso che il lavoro di questi giorni al Tour de Suisse mi sarà molto utile nei prossimi appuntamenti, primo fra tutti il campionato italiano. Penso di presentarmi al via piuttosto bene, noi in squadra abbiamo Ulissi che in questi giorni ha fatto vedere di avere una forma incredibile, se manterrà questa condizione è logico che con la squadra si punterà tutto su di lui. Diego ed io siamo molto amici anche fuori della corsa, se si deciderà di correre per lui io non mi tirerò certo indietro ma sarò pronto per aiutarlo, avrà il mio completo supporto. Per quanto riguarda me, sarà il percorso di domenica a dire fino a dove posso arrivare, la voglia di fare bene è tanta, in questi giorni ho cercato di dimostrarlo, ma qui in Svizzera ho visto che ci sono molti corridori che stanno andando parecchio forte, bisognerà guardarsi le spalle anche da loro».
Tra meno di due settimane a Bruxelles scatterà il Tour de France, tra gli italiani quello di Fabio Aru è uno dei nomi più gettonati, ma il sardo preferisce ancora non sbilanciarsi sulla sua partecipazione. «Per il momento il mio futuro sono i campionati italiani, il mio obiettivo è quello di fare bene domenica per testare ancora una volta fino a che punto posso arrivare. Per quanto riguarda il Tour logicamente con la squadra se ne è parlato, ma bisognerà discuterne ancora per capire bene cosa fare. Ad oggi non è ancora stato ufficializzato nulla e non abbiamo nemmeno preso una decisione, penso che in questa prospettiva i campionati italiani di domenica saranno fondamentali per fare poi un programma per il resto della stagione».
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