Ciao a tutti popolo che pedala, e grazie di tutto, dei vostri messaggi, dei vostri like, delle vostre attenzioni e perché no anche delle vostre critiche che a volte, poche..., sono anche costruttive. Siete tutti appassionati come noi di questo meraviglioso sport e vedo che ci seguite con particolate attenzione.
I più giovani su Instagram - @teamcolpack ed invece quelli un po’ più maturi tutti su Facebook - Team Colpack e fortunatamente nei social non ci sono divisioni regionali o di nazione, o di colori sociali, ma si è tutti collegati al nostro sport che è il ciclismo. Quindi anche se a volte, come stavolta, mi trovo a fare una gara dove non ho la linea internet perché sono in mezzo alle montagne, mi fa piacere poi seguire i vostri commenti ed i vostri like, anche se vi scrivo solo il risultato finale, perché capisco che molte volte, riuscite comunque ad essere aggiornati dai diversi siti specializzati.
Ieri mattina abbiamo avuto il piacere di avere come nostro ospite Federico del @giroditaliaU23 che ha voluto seguire i nostri atleti dal risveglio, al momento della colazione, alla riunione tecnica e soprattutto ha intervistato il nostro personale che ha incarichi nella parte meccanica e nella parte fisica della nostra squadra.
In molti li conoscono perchè sono nel nostro settore da anni ma, colgo l’occasione del mio diario per ringraziarli per tutto quello che fanno per noi e per i nostri ragazzi, soprattutto da Gennaio, da quando abbbiamo deciso di diventare squadra Continental ed abbiamo, forse con incoscienza, dovuto affrontare trasferte ed attività che hanno richiesto tanta, ma tanta pazienza e tanto sforzo da parte di tutti loro. Diciamoci la verità che quest’anno ci siamo dovuti moltiplicare come “il pane ed i pesci” ahahhahah e non è stato facile, ma soprattutto non è ancora finita.
Per farvi un esempio: settimana prossima ci sono gli Italiani a crono per Covi e Baccio, gli Italiani strada per gli Elite con i professionisti e per gli Under, poi subito dopo il Città di Brescia e subito dopo il Giro del Veneto, senza dimenticare l’impegno con il Giro della Valle d’Aosta.
Quindi, senza giri di parole, se gli atleti sono eroi, soprattutto dopo il doppio Mortirolo, direi che il personale è come superman, con una grinta infinita.
Per la parte meccanica – Gianpaolo Stanga – il più tatuato della compagnia che da anni fa questo lavoro, prima con i professionisti e poi con noi negli ultimi anni. Il suo giovane aiutante Federico Gualdi che ha appena terminato gli studi ed è qui ad affiancare Paolo per carpire i segreti del lavoro da meccanico. Lui ha corso nel Cene fino a qualche mese fa e quindi ha deciso di lasciare l’attività e seguire le orme del padre che ha un negozio di biciclette.
I massaggiatori sono tre ed ognuno ha il suo compito preciso: oltre a quello di fare i massaggi. Marco Babiloni è il responsabile del furgone officina, il primo che parte al mattino verso l’hotel dove andremo dopo la gara; è quello che anticipa tutti, prepara le camere, porta su tutte le valige e pensa alle colazioni del mattino ed è il primo massaggiatore già presente in hotel che inizia il massaggio.
Poi abbiamo Christian Formicola, il più giovane di loro, che sta studiando. Per quest’anno ha finito gli esami e quindi è colui che prepara i rifornimenti per tutte le ammiraglie e per i ragazzi prima della partenza. Infine, troviamo Tex, per tutto il nostro mondo Tex, ma lui anche sui social è Masstess Tessaro Andrea, che non solo massaggia gli atleti, ma è colui che molto pazientemente guida il motorhome e ne è il responsabile, oltre che l’addetto al rifornimento alimentare dei ragazzi, prima e dopo la gara.
Diciamo in poche parole che il lavoro di queste persone inizia alle 7 del mattino e il più delle volte termina alle 21 la sera. E se poi ci mettiamo la tensione in gara, dovuta all’ attaccamento affettivo verso i nostri atleti, posso anche dire con estrema certezza che se qualcosa non va, la loro mente lavora per 24 ore.
Quindi a tutti loro... GRAZIE DI CUORE .
Proprio mentre scrivo, entra in stanza Davide Botta che ha deposto le armi, ha lottato sino alla fine, ma purtroppo non riesce ad andare avanti, non si sente bene ed anche se ieri ha fatto tutta la tappa in bici fino all’arrivo, ha deciso di lasciare il Giro per cercare di recuperare in vista dei prossimi impegni importanti. L’infezione al braccio causata dai punti, si fa più importante e dolorosa da giorni e quindi, anche se a malincuore, abbandona il Giro, sperando di poter recuperare al meglio.
Per quanto riguarda la gara, direi che l’avete seguita tutta attraverso i social ed oltre a confermarvi il dominio colombiano, io mi sento di fare i complimenti a Kevin Colleoni della Biesse Carrera che è stato l’attacante di giornata ed è stato ripreso solo nella parte finale dal trenino colombiano, che più che un treno è una freccia rossa ahahahahah, non ha fermate, quando parte non lo ferma più niente e nessuno.
Covi ha lottato e si è difeso molto bene sulle due ascese del Mortirolo, ma nell’ultimo pezzo la fatica si è fatta sentire e ritrovandosi da solo ha perso secondi preziosi, ma occupa sempre la seconda posizione in classifica, in mezzo ad atleti colombiani che in salita hanno una marcia in più: ops ho sbagliato, questo lo scrivevo gli anni passati, perché i rappresentanti di questo Giro si difendono molto bene in pianura ed anche in discesa, quindi complimenti a loro!
E oggi si va da Dimaro Folgarida a Levico Terme con un percorso di Km 137,1 e le ruote veloci aspettano questa tappa da giorni.
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