Ieri siamo partiti da Buonconvento che è la patria del ciclismo amatoriale e la patria dell’Eroica da anni e come vi avevo anticipato ieri, prima della partenza c’è stata la premiazione della maglia nera, il nostro Giulio Masotto, che però a fine tappa ha... nettamente perso.
Allora che cosa vi racconto della quarta tappa? Volete prima le cose belle o quelle brutte? Mah… facciamo cosi iniziamo subito con quelle brutte così, come si dice dal dentista , via il dente e via il dolore, anche se questo non è proprio un dolore, ma un fatto che caratterizza di non poco la parte finale del nostro Giro Under 23.
E se dobbiamo proprio dirla tutta, dobbiamo fare un passo indietro e partire dalla tappa di domenica, perché Bagioli ha terminato la tappa con un ritardo di 4 minuti, ma già subito dopo la gara aveva delle brutte sensazioni, nausea, brividi, mal di testa. A sera non era del tutto ok e ieri mattina addirittura non è riuscito a mangiare nulla. È partito, ci ha provato, ha tentato di rimanere nel gruppetto degli ultimi ma non ce l’ha fatta ed ha dovuto abbandonare il Giro.
Ora, è vero che guardando sempre al peggio, non è successo nulla di grave, ma Bagio stava preparando questo Giro da mesi e senza nascondere nulla, aveva delle grosse ambizioni di classifica, visto che aveva appena vinto la Ronde De L’Isard e la condizione fisica c’era.
Ora si ritorna a casa e ci si concentra in primis sulla guarigione e poi sugli altri obbiettivi dell’anno che sono tanti.
Per Botta poi, che domenica ha messo i punti, speriamo che tutto vada per il meglio ed il giorno di riposo possa farlo recuperare, ma andando a far vedere la ferita al braccio, si spera che non faccia infezione perché è profonda. Quindi signora sfiga hai già avuto abbastanza da inizio Giro e te ne puoi andare anche un po’ in ferie, no?
Lo so che volete sapere cosa è successo di bello ieri, ma so anche che lo sapete già ed io ve la dico a bassa voce... sssssssssssssssss... Covi si è classificato in quarta posizione ed alla fine della tappa si trova a 18 secondi dalla maglia rosa. Una gara molto bella la sua e quando è passato davanti a me a 6 km dall’ arrivo l’ho visto solo all’ultimo momento perché era circondato da tre colombiani che in salita vanno a tutta. Lui comunque non è stato da meno e direi che ci ha regalato, come spesso fa, delle grosse emozioni.
Sapete popolo che pedala, queste tappe sono molto belle ma non sono tecnologiche, nel senso che in molti punti, soprattutto sugli arrivi in montagna, le linee telefoniche non funzionano e quindi bisogna aspettare che radiocorsa si avvicini a dove sei posizionato per poter sentire la situazione.
Quindi il bello ed il brutto di questa quarta giornata che ci vede sorridere per metà, ma solamente perché ci dispiace molto per Bagioli che aveva investito molto su questo Giro Under 23 e che era molto adatto alle sue caratteristiche di scalatore.
Io personalmente voglio ringraziare poi tutte le persone che seguono le mie dirette quando le posso fare, qua no, non se puede e poi quelli che seguono il diario e mi incontrato al villaggio di partenza e mi salutano... Grazie a tutti popolo del ciclismo!
Oggi giornata di riposo e per non farci mancare nulla ci trasferiamo a Salsomaggiore e sono 340 km di viaggio che fortunatamente è in auto e... domani è un altro giorno!
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