Spesso nel corso delle verifiche sulle aziende che hanno dedotto spese di pubblicità o sponsorizzazione vi sono contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito a inerenza, congruità ed anti economicità.
Cerchiamo quindi di individuare le misure da adottare per confermare l’effettiva natura di spesa pubblicitaria delle sponsorizzazioni in particolare in ambito sportivo.
Premettiamo che l’art 90 della Legge 289/2002 prevede una presunzione assoluta di legittimità per il soggetto che eroga una sponsorizzazione fino a 200.000€ annui, volta alla promozione dell’immagine o dei prodotti del soggetto erogante. La Circolare 18/2018 ha precisato che i corrispettivi pagati devono necessariamente essere destinati alla promozione dell’immagine o dei prodotti dello sponsor e che deve essere riscontrata una specifica attività dell’ASD/SSD beneficiaria della sponsorizzazione.
L’Agenzia delle Entrate però, in virtù del principio di inerenza congruità ed anti economicità eccepisce spesso la deducibilità ignorando la previsione dell’art. 90. I verificatori disconoscono la deducibilità dei costi in tutti i casi in cui le ragioni per l’erogazione della sponsorizzazione appaiono non necessari o non rispondenti a criteri di congruità. Il primo punto che viene verificato è l’utile di esercizio dell’azienda che viene confrontato con il fatturato e rapportato ai costi di sponsorizzazione. Secondariamente confrontano la possibile divergenza di costi sostenuti a parità di prestazioni (ad esempio due ASD che praticano lo stesso sport, nello stesso campionato con costi di sponsorizzazione palesemente differenti a parità di prestazioni pubblicitarie). Inoltre l’entità della sponsorizzazione può apparire sproporzionata anche in base alle dimensioni dell’ASD/SSD.
Cosa può fare l’ente per tutelarsi? Prima di tutto occorre provare il concetto di inerenza predisponendo un contratto di sponsorizzazione nel quale si evinca con chiarezza quali sono le prestazioni promo-pubblicitarie svolte dal sodalizio sportivo facendo attenzione a non creare manifeste differenze a parità di prestazioni (ad esempio uno sponsor eroga un contributo di 10.000€ per un manifesto ed un altro ente eroga un importo di 1.000€ per la stessa prestazione). Inoltre si consiglia o la registrazione del contratto di sponsorizzazione se di importo elevato oppure almeno data certa. Da ultimo è fortemente consigliato raccogliere materiale fotografico per dimostrare l’apposizione di loghi e marchi e poter dimostrare l’incremento commerciale conseguito con la sponsorizzazione.
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