Vincenzo Nibali quando corre lo fa sempre da protagonista e lo ha dimostrato una volta di più anche alla Liegi: «È stata una corsa durissima, con la pioggia e quattro gradi di temperatura. Ed è stata dura perché il forcing della Deceuninck Quick Step sul trittico di côtes a 70 km dalla conclusione ha fatto davvero male. Io sapevo che era importante essere nelle prime posizioni all'inizio della Roche aux Faucons e io ero lì. Poi però, quando c'è stato l'attacco di Fuglsang sono stato costretto a sedermi, come Alaphilippe e tanti altri».
E ancora: «Si è aperto un gap di una ventina di secondi, ma in questo nuovo finale non c'era spazio per recuperare. La settimana? Il Tour of the Alps è stato combattuto ma le tappe erano molto brevi e devo dire che forse proprio quello mi è mancato nel finale».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.