Sempre più frequente si sente parlare di competizioni ciclistiche on line. Volendo, ogni 15 minuti, sulle varie piattaforme parte una sfida. Basta inserirsi in un gruppo e si può gareggiare in modo virtuale, contro avversari situati in ogni parte del mondo, senza muoversi da casa.
La domanda che mi pongo è una. A queste gare può accedere chiunque e soprattutto senza un controllo medico preventivo? Non si correre il rischio di esagerare con gli sforzi attraverso l’utilizzo di questi strumenti? I cicloamatori spesso eccedono con slanci di agonismo, ignorando i propri limiti, alla caccia di super performance che a lungo andare diventano controproducenti, essendo il fisico sempre impegnato in sforzi massimali.
Ci aiuta a comprendere meglio queste dinamiche Andrea Morelli, responsabile del settore ciclismo di Mapei Sport e allenatore.
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