Goal in inglese sta per obiettivo, il mio obiettivo è fare l’allenatore e, come sai, l’allenatore non è esattamente colui che ti dice ciò che vorresti sentirti dire. Sei avvisato!
Sono certo che se fai un minimo di ricerca e chiedi all’amico google come si fa stabilire un’obiettivo, avrai materiale per fare, a tua volta, un libo delle discrete dimensioni.
Sono altresì convinto che ciò che troverai è materiale di assoluto valore.
Il mio goal, invece, è condividere con te il frutto della esperienza, quel qualcosa che non puoi acquistare né in libreria né in farmacia, te la devi costruire sul campo e, ahimè, l’unica garanzia che questa (la esperienza) ha del valore è in relazione direttamente proporzionale alla quantità di errori commessi. Si, perché è solo l’errore l’unico e vero insegnante e l’unico modo di apprezzarlo risiede nella consapevolezza di farselo amico, ascoltandolo e traendone vantaggio dell’insegnamento intriso nel suo DNA.
Ci sono, secondo i vari metodi, alcune caratteristiche fondamentali per stabilire correttamente un obiettivo. La mia esperienza mi ha portato, negli anni, a focalizzare l’attenzione solo su due di queste: la responsabilità e l’ecologia!
Oggi mi occupo della prima, consapevole del fatto che, se impariamo la lezione che porta con sé, avremo aggiunto una pedalata in più verso quel traguardo dove, paradossalmente, non c’è scritto “fine” ma “inizio”, di che cosa? Della Felicità, che dovrebbe riempire ogni pedalata che facciamo nella corsa più bella e importi di tutte: LA VITA!
Un risultato, che sia una vittoria oppure un piazzamento, non è un obiettivo. Toglitelo dalla testa, vincere non è un obiettivo, semplicemente perché questo NON DIPENDE ESCLUSIVAMENTE DA TE, quindi non è una tua responsabilità.
Possiamo stabilire un obiettivo solo se ciò che dobbiamo fare per arrivarci dipende solo dalle nostre azioni: se coinvolge qualcuno o qualcosa al di fuori di noi, beh, questo è un bel SOGNO, e non ho niente contro i sogni, tienilo vivo e nutrilo è linfa vitale per la motivazione, ma concentrati su ciò che devi assolutamente fare perché il sogno si possa avverare.
Di conseguenza, fare ciò che è necessario per allenarti e dare il 100% delle tue potenzialità è un obiettivo, dipende solo da Te! In termini tecnici devi rimanere concentrato sul processo, non sul risultato, il processo dipende da te, il risultato no. Potresti vincere una corsa pur non essendo al massimo della forma, oppure perdere essendo al Top, la gara è uno sport di situazione è ogni cosa potrebbe accadere.
Chi pratica lo sport di endurance merita, a mio avviso, una vittoria, se la merita di default, per ciò che fa e per come affronta uno sport nel quale è solo un potenziale perdente, mai un potenziale vincitore (1 probabilità su tutti i partenti conferma la mia tesi): tu, caro amico sei un vincente quando decidi di fare questo sport, perché sei consapevole di essere già stato un vincente nella corsa più vera e determinante, quella in cui tra milioni di spermatozoi di tuo padre, uno solo ha raggiunto lo scopo e ti ha dato il premio più ambito che ha reso te una persona meritevole di ogni bene, hai vinto la VITA.
Nel prossimo articolo ci occuperemo dell’ecologia e mettendo insieme responsabilità ed ecologia ti darò un antidoto contro il peggiore dei nemici della performance: le aspettative!
Adelante!
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