Sarà una Tirreno-Adriatico molto diversa dal solito, con salite brevi e ripide - alcune arrivano al 18% - e senza lunghe ascese. Per questo, la lotta per la classifica generale dovrebbe essere più aperta del solito, anche in virtù delle due cronometro previste dal percorso.
La Corsa dei due Mari piace molto a Rohan Dennis, vincitore lo scorso anno dell'ultima tappa: «Sono molto motivato ad aiutare la squadra nella crono iniziale e a giocarmela in quella finale» ha spiegato l’australiano.
In casa Bahrain Merida c’è poi Damiano Caruso che lo scorso anno ha chiuso la Tirreno al secondo posto: «La mia condizione è simile a quella dell'anno scorso, se non migliore. L'incidente all'Uae Tour mi ha rallentato un po', ma penso di poter fare una buona Tirreno. Peccato solo che non ci siano grandi salite».
Ecco il pensiero del diesse Gorazd Stangelj: «Quest'anno la gara dovrebbe essere molto più aperta, sarà molto importante iniziare bene con la cronosquadre di mercoledì e poi gestire la gara giorno per giorno. Per la generale punteremo l’attenzione su Vincenzo Nibali e Damiano Caruso, mentre Rohan Dennis darà un grande contributo nelle due crono».
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