Il fondista Johannes Duerr, le cui rivelazioni hanno portato a un'ondata di arresti nel mondo dello sci nordico e nel ciclismo, è stato rilasciato dopo essere stato arrestato ieri. Ma la procura austriaca continua a pensare che l'atleta sia una figura attiva nella rete di doping organizzato. «In questa fase delle indagini, non sembra che possa ostacolare le indagini», ha detto un portavoce del procuratore di Innsbruck, Hansjorg Mayr. In un documentario trasmesso a gennaio dalla TV pubblica tedesca ARD, il 31enne sciatore con le sue rivelazioni ha innescato a fine febbraio un'ondata di arresti in Germania e Austria, tra cui quelli effettuati a margine dei Mondiali di sci nordico di Seefeld.
Al centro dell'indagine c'è Mark Schmidt, un medico sportivo con sede a Erfurt il cui nome è già stato menzionato in diversi casi di doping. Johannes Duerr, che era apparso in televisione come "informatore", oggi è sospettato di essere stato un collaboratore attivo dello stesso Schmidt, presso il quale ha "introdotto altri sportivi", secondo la procura austriaca. Duerr è stato chiamato in causa dai suoi compatrioti Dominik Baldauf e Max Hauke, entrambi arrestati a Seefeld, che lo hanno accusato di metterli in contatto con il medico tedesco. In un'intervista rilasciata al quotidiano austriaco Kronen Zeitung, i due fondisti hanno descritto il sistema come "organizzato in modo estremamente professionale". Duerr nega formalmente di aver fatto da intermediario riconoscendo solo, ha spiegato il pubblico ministero, di aver fatto ricorso ad autotrasfusioni fino a poco tempo fa.
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