Lo scandalo doping che ha travolto l’Austria non conosce confini e promette di allargarsi anche oltre i confini e coinvolgere in maniera sempre più pesante il ciclismo. Dopo Stefan Denifl, fermato e reo confesso, oggi è Georg Preidler, 28 anni, corridore della Groupama FDJ, che ha confessato al quotidiano The Kronen di «non poter vivere a lungo con questo segreto» e si è costituito alla polizia di Graz.
«Questi ultimi cinque giorni sono stati un incubo, non sapevo se sarei stato scoperto, non sapevo se questo dottore avrebbe confessato tutto. È stato l'errore più grande della mia vita, tutto quello che posso dire è che non potevo vivere con la consapevolezza che avevo imbrogliato», ha aggiunto il ciclista affermando di aver iniziato a doparsi solo "recentemente" e che le sue vittorie, in particolare quella al Giro di Polonia, erano «pulite». E ancora: «Mi sono sottoposto a prelievi, non ho mai usato quel sangue, ma solo il pensiero e l'intenzione fraudolenta sono già un crimine».
Preidler, che si è presentato in commissariato ieri mattina, spiega: «Sui corridori ci sono pressioni sempre crescenti per ottenere nuovi contratti e andare più forte. E ad un certo punto la soglia di inibizione svanisce e ci sono medici che assicurano che sia impossibile essere scoperti. Perché l’ho fatto? Perché ci sono periodi in cui ti alleni tutti i giorni e non fai nemmeno un progresso. Così ad un certo punto vuoi di più e il doping ematico non sembra nemmeno troppo complicato. Questi medici ti scelgono e vengono da te: ero bravo senza doping, non ho mai fatto ricorso ad alcun trucco e questo mi rendeva interessante per loro».
Infine un pensiero inquietante: «Le prossime settimane saranno difficili per me. Non conosco i nomi di altri atleti, ma posso immaginare che ci sarà un terremoto internazionale».
Nel frattempo le indagini vanno avanti e si stanno spostando anche in Germania, dopo l’arresto di Mark Schmidt, ex medico sociale della Gerolsteiner.
Immediata la presa di posizione della Groupama FDJ: «La formazione Groupama-FDJ è stata informata ieri dal corridore Georg Preidler della sua confessione spontanea riguardo il suo coinvolgimento imperdonabile nell’affare Seefeld. Il corridore, che ha raggiunto la nostra squadra un anno fa, ha riconosciuto di essersi sottoposto a due prelievi di sangue sul finire del 2018.
Tenuto conto della gravità dei fatti in totale contrapposizione ai prinicpi etici sempre difesi dalla squadra, Marc Madiot ha preso atto delle dimissioni di Preidler con effetto immediato.
La Groupama-FDJ condanna l’operato del corridore e ha preso immediatamente contatto con l’UCI, l’OCLAESP, l’AFLD e il MPCC per informarli sul caso».
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